
Recentemente la Russia sta rialzando la cresta.
Vari argomenti di politica internazionale, e soprattutto il progetto di scudo spaziale statunitense, rischiano di rovinare i rapporti, mai celestiali, tra i due protagonisti della Guerra Fredda.
La situazione è complessa e la partita si gioca su più fronti. La risposta russa allo scudo è stata un'invasione di campo nello storico giardino di casa degli USA, il SudAmerica: infatti Putin ha stretto rapporti di collaborazione con lo scatenato populista Chavez, padrone del Venezuela, arrivando a cedergli addirittura dei sottomarini militari (alcuni dei quali dotati di strumentazione per testate atomiche).
Gli USA d'altra parte stanno favorendo l'ingresso nella NATO di alcuni stati ex sovietici, come la Georgia.
Insomma: situazione intricata, rapporti tesi e scenari da definire.
Chi è il grande assente in tutto ciò? Il vecchio malato del momento: l'Unione Europea, che pare un cadavere ancor prima di nascere davvero.
Infatti toccherebbe proprio all'Europa, se avesse una struttura interna solida e quindi un peso maggiore a livello internazionale, elevarsi al di sopra dei contendenti e cercare sia di mantenere forti legami con l'altra sponda dell'Atlantico, sia di stringerne di nuovi e duraturi con la vecchia terra degli zar.
La Russia non va regalata alla Cina: non possiamo permettercelo! E non va nemmeno lasciata a se stessa, perchè fa storicamente parte dell'Occidente, della nostra civiltà e, che ci piaccia o no, del nostro futuro. La Russia è un alleato prezioso nella guerra al terrorismo islamico e sarebbe il peso decisivo, sullo scacchiere internazionale, per far capire alla Cina che non può continuare a conquistare i nostri mercati senza stare alle regole e violare i diritti umani senza rischiare sanzioni politiche.
Salo