Russia ostile, ma per me è colpa dell'UE.
Recentemente la Russia sta rialzando la cresta.
Vari argomenti di politica internazionale, e soprattutto il progetto di scudo spaziale statunitense, rischiano di rovinare i rapporti, mai celestiali, tra i due protagonisti della Guerra Fredda.
La situazione è complessa e la partita si gioca su più fronti. La risposta russa allo scudo è stata un'invasione di campo nello storico giardino di casa degli USA, il SudAmerica: infatti Putin ha stretto rapporti di collaborazione con lo scatenato populista Chavez, padrone del Venezuela, arrivando a cedergli addirittura dei sottomarini militari (alcuni dei quali dotati di strumentazione per testate atomiche).
Gli USA d'altra parte stanno favorendo l'ingresso nella NATO di alcuni stati ex sovietici, come la Georgia.
Insomma: situazione intricata, rapporti tesi e scenari da definire.
Chi è il grande assente in tutto ciò? Il vecchio malato del momento: l'Unione Europea, che pare un cadavere ancor prima di nascere davvero.
Infatti toccherebbe proprio all'Europa, se avesse una struttura interna solida e quindi un peso maggiore a livello internazionale, elevarsi al di sopra dei contendenti e cercare sia di mantenere forti legami con l'altra sponda dell'Atlantico, sia di stringerne di nuovi e duraturi con la vecchia terra degli zar.
La Russia non va regalata alla Cina: non possiamo permettercelo! E non va nemmeno lasciata a se stessa, perchè fa storicamente parte dell'Occidente, della nostra civiltà e, che ci piaccia o no, del nostro futuro. La Russia è un alleato prezioso nella guerra al terrorismo islamico e sarebbe il peso decisivo, sullo scacchiere internazionale, per far capire alla Cina che non può continuare a conquistare i nostri mercati senza stare alle regole e violare i diritti umani senza rischiare sanzioni politiche.
Salo
21 Commenti:
l'UE non potrà mai avere un ruolo del genere, per il semplice fatto che non riuscirà mai a superare gli egoismi dei singoli stati, francia in primis ed a parlare con un'unica voce.
ma dubito che si rischi un'alleanza russia-cina. la russia ha più interesse di noi a limitare la cina... e quanto ai diritti umani, non è che putin possa dare molte lezioni
Raser, ciò che hai scritto riguardo all'UE è ciò che io temo.
Se davvero le cose proseguiranno sulla via della debolezza, allora però noi europei saremmo sempre meno autorizzati a criticare gli USA per le loro scelte "unilaterali"...
Sulla Cina, è lei che vuole avvicinare la Russia, certo non il contrario, ovviamente! La stessa cosa dovremmo tentare di far noi, ma latitiamo...da qui il mio timore che alla fine sia il colosso asiatico ad avere la meglio (ti ricordo i recenti accordi strategici tra i due Paesi).
Sui diritti umani, già oggi Putin rispetto alla Cina è un santo, ma ovviamente il mio discorso si riferiva ad uno scenario posteriore all'eventuale avvicinamento Russia-Eueropa, avvicinamento che comporterebbe tra le altre cose il completamento del processo di democratizzazione russo.
Concordo con Raser. Il problema è che la Ue per avere una voce dovrebbe prima di tutto avere una autentica unità politica e quindi una politica estera e di difesa comune (a partire dall'esercito e una comune strategia). Invece, come sottolineato da Raser, è continuamente ostaggio degli egoismo e dei veti degli Stati nazionali, che forse non hanno ancora capito che sullìodierno scacchiere mondiale, da soli, contano meno del 2 di picche. Basti guardare la vicenda Iraq. Francia e Germania non sono rimasti fuori da guerra prima e ricostruzione poi per motivi tanbto nobili quali quelli che vogliono propagandare, ma perchè gli interessi economici con l'Iraq, a partire dal petrolio, erano enormi, lo status quo a loro andava benissimo (non per gli Usa che vedono nella Cina il principale rivale venturo). La Russia deve essere recuperata e il suo ingresso nel Wto era stato fortemente voluto da Bush anche per questo fine. La Ue non conta niente purtroppo, si veda anche la stucchevole polemica intorno ai tentativi di nuovi seggi permanenti nel Consiglio di Sicurezza ONU, in cui gli stati europei si sono accapigliati per un loro seggio invece che spingere per uno fisso Ue.
Scusa per la lunghezza
Saluti
Andrea, sulla debolezza congenita dell'UE siamo d'accordo.
Io trovo che tale vuoto diplomatico sulla scena mondiale sia pure tra le cause del difficile rapporto tra Russia e USA. Infatti proprio l'UE dovrebbe essere la spalla politica degli USA ed il partner economico della Russia, creando rapporti indiretti, moderando le politiche unilaterali e smussando gli angoli, per il bene dell'Occidente tutto. Poichè ciò non avviene, la situazione risulta ultimamente molto "calda".
il seggio UE nel consiglio di sicurezza sarebbe l'unica possibilità per avere una vera voce nei capitoli internazionali, ma non solo Francia e Gran Bretagna non rinunceranno mai al loro seggio permanente, ma nemmeno la Germania accetterà di non avere l'eventuale seggio per sè. Purtroppo, proprio come nella politica italiana, si preferisce il "mal comune mezzo gaudio" piuttosto che cedere un po' di una sovranità che col tempo diventerà sempre più inutile e marginale.
incredibile Salo, siamo d'accordo... chi è dei due che deve preoccuparsi? ;-)
Salo,la Russia non va' regalata alla Cina,ma mi sa che come partner,proprio perchè non stà alle regole gli possa andare benissimo.
La Cina si stà arricchendo a dismisura e la Russia ha bisogno di ricchezza...per il terrorismo sia parte dell'UE,che la Russia non hanno grandi simpatie per l'America,e quindi la cose si complicano.
No, io sono d'accordo con l'analisi di Salo che mi appare obiettiva. Penso anche però che se la situazione dovesse divenire troppo calda, l'Ue dovrebbe darsi una regolata, non foss'altro che per legge di sopravvivenza,superare le lotte intestine, ed acquisire una credibilità per poter mediare.
Purtroppo, secondo me l'Europa sta perdendo di credibilità (un po' come l'Onu). Però anche la Russia non è che possa costituire un buon esempio per la Cina riguardo il rispetto dei diritti umani...
Raser, se il sintomo non persiste credo nessuno dei due :)
L'Altra Rossa, la Russia non ha simpatie per l'America a cuasa di conflitti politicoeconomici, l'UE invece a causa di un folle nichilismo e terzomondismo pacifista.
Ueuè, purtroppo l'Europa ha già dimostrato, storicamente, di accorgersi del pericolo sempre troppo tardi...
Esperimento, la crisi UE come quella ONU è congenita all'assetto interno delle due istituzioni.
Sono s'accordo sul fatto che la Russia appartenga al nostro futuo,ma non credo che si possa identifcare come un paese europeo. Troppi caratteri ne fanno una realtà a metà strada tra oriente e occidente. Le sue elites guardano ad ovest,ma le sue masse sono per lo più d'origine orientale. Me lo conferma quel poco che so di lingua e letteratura russa. Il mugìk pensa più come un suddito di imano che come un farmer americano. La crisi attuale non mi preoccupa più che tanto:si tratta di un rigurgito di guerra fredda. A livello strategico il destino russo è contro il fondamentalismo islamico,ma lo è da sempre. Quando andate in Russia, fate caso a una cosa: la croce ( greco-slava,bizantineggiante del periodo comneno direi:questo già dice molte cose) sorge da una mezza luna. Non è segno di sincretismo: sono le russie ( traduzione più corretta del russo Rus') trionfanti sull'islam. Putin deve contare qualcosa sugli scenari del globo e per questo , da ex ufficiale del KGB di stanza nella DDR( quindi il meglio della formazione sovietica in erba sul territorio più duro del blocco comunista dell'est: chiedere a Mezzetti per avere delucidazioni)adopera i vecchi arnesi della politica imperiale russa passati in successione alla Russia sovietica. Anche Stalin,a livello geopolitico,ragionava più come cadetto dello Zar che come stratega alla Trockij. Quanto all'Europa,nulla questio: non esiste politicamente,che vuoi che s'accordi con Mosca?i russi son pazzi ma non cretini di perdere tempo con un'entità senza capo nè coda. Piuttosto vedo una triangolazione geostrategia tra Russia,Cina e USA verso un Islam in preda a convulsioni neo-khomeiniste al quadiste. In breve un mondo multipolare con gli USA al centro del sistema,una Cina che emerge sempre più e una Russia che cerca di rimanere forte. Quanto a Chavez, è il classico caudillo sudamericano: un pronunciamento e sarà dimenticato. L'islam è la grande incognita: evolverà o regredirà. Io propendo per la seconda ipotesi.
Tolomeo, anch'io non vedo la Russia come Paese europeo, infatti ho parlato di lei come facente parte dell'Occidente in generale, non dell'Europa. Ad esempio, la Turchia per me non fa parte nè dell'una nè dell'altro.
Sul resto sono assolutamente d'accordo, anche se non mi fido affatto, per ora, della Cina. Anzi, credo che abbracciare la Russia sarebbe mossa utilissima per far sentire la Cina meno sicura di sè nei propri deliri autoritari, e darle così una ragione ulteriore per evolversi in senso democratico.
Il punto è che la Russia non fa parte nemmeno dell'Occidente e poco dell'Europa. Leggere Toynbee per averne un'idea. E' un mondo con una testa che guarda a ovest ma in chiave sempre imperiale e competitiva e ciò a prescindere dall'Urss e dal comunismo. Basta pensare alla guerra di Crimea. La Russia può prescindere dall'Occidente perchè la sua mentalità è ferma all'Ottocento ma è l'America che non può prescindere dalla Russia per avere una forte proiezione geo politica sull'Eurasia. Infatti i paesi surrogati alla Russia nella politica di conteinment d'America come Georgia e Uzbekistan traballano e non mi stupisce. comunque è pur vero che la russia,stante i mille problemi interni, ha pure bisogno dell'Occidente,per restare unita e illudersi di essere un polo di potenza nel mondo. Sei convinto che la Cina possa evolversi in senso democratico?ne dubito. In Cina si può oscillare tra anarchia e dittatura,per i caratteri intrinseci del popolo cinese. Per noi è senz'latro meglio una tirannide,perchè un miliarod e mezzo di cinesi che scappano per effetto di una nuova stagione di warlords, per il mondo sarebbero una piaga biblica. Forse se il cristianesimo evangelico prenderà piede e egemonia culturale in Cina le cose potrebbero cambiare. Ma se ne riparla tra una generazione.
Tolomeo, secondo me la Russia fa parte storicamente dell'Occidente, soprattutto oggi, che si ripropone il confronto-scontro con l'Islam. Per tutto il '700 e l'800 la Russia ha guardato all'Europa e ha sviluppato la sua politica di potenza sull'Europa; poi nel '900 ha preso parte ad entrambi i conflitti mondiali e, ciò che più importa, alla crissi che li ha fatti nascere. Crisi con un centro tutto europeo.
La Cina potrebbe evolversi, ma certo non ho detto a breve: potrebbe farlo però solo se la Russia la smette di restare in bilico e rendersi ostile verso gli USA, passando definitivamente ed in maniera chiara dalla "nostra parte". Tale passaggio però, ripeto, dovrebbe avere come attore diplomatico principale quel malato terminale di nome Europa.
Anche il Giappone ha preso parte ai due conflitti mondiali eppure non è un paese occidentale,benchè ne imiti alla perfezione le forme, per non dire dell'impero turco che combettè la Prima guerra mondiale con gli austro tedeschi.Gli ottomani occidentali? La Russia ha preso parte ai conflitti con una vision e mission politiche assai poco occidentali. Nel primo volle fare da patrona del panslavismo che,nelle sue linee guida era assai poco occidentale,benchè todo modo antislamico. Nel secondo ,dopo l'accordo con Hithler, che fungeva da diversivo per poi aggredire l'Europa e russificarla ( è bene non dimenticarlo:leggere le analisi di Solokov edite da Spirali per averne idea), o peggio sovietizzarla, fu assalita dai naziati e entrò in guerra obtorto collo. Ma si guardò bene dal fare una guerra vera con gli occidentali. La riprova geopolitica? rimase neutrale con il Giappone quado questi incombeva sull'America e sull'Australia e il suo intevento poteza essere assai utile. Ma rischioso per la salvaguardia del cuore dell'Impero russo rosso, cioè la Siberia. Ma al di là del 900 o 800, è l'animus del suo popolo,la sua coscienza collettiva per dirla con Salvatore Satta, che si sente e si trova estraneo all'occidente. Tra i molti casi che potrei citare c'è quello del grande Solcenitzin. Quando riparò in USA da fiero avversario del Comunismo, non andò a vivere a New York o accettò di ameircanizzarsi,ma au contraire preferì ritirarsi a vivere in un ambiente russo tra le montagne del Vermont in attesa del rimpatrio che avvenne nel 1994,caduto il regime sovietico,nè del resto volle imparare l'inglese,mentre sapeva alla perfezione francese e tedesco. Razzismo? nemmeno per sogno,ma consapevolezza che lo spirito della Rus' è alternativo e inconciliabile sia con la modernità sia con l'Occidente che ne è la madre. Questo sono i russi e le loro elites,che pure sono occidentalizzate e occidentalizzanti, lo sanno e non hanno intenzione di essere scannate dalle masse come è successo tante volte nella storia russa,imponendo ad esse scelte non comprensibili. Noi occidentali possiamo scegliere tra Pietro il Grande e Ivan il temibilie ( non terribile: questa traduzione posso certificarla come impropria). Infine una nota su Putin: parla inglese?no, bensì tedesco, perchè ai russi dell'elites la Germania e l'Austria imperiali come modello,non certo l'habeas corpus. Ecco perchè la Russia non starà mai dalla parte nostra: poteva accordarsi con la Prussia di Bismarck ( e lo fece) ma solo a fini tattici. Con l'Occidente ha combattuto guerre solo per scopi assai poco occidentali. Userà le nostre difficoltà con la Cina o Iran per avere più peso nelle relazioni internazionali e perseguire i suoi scopi di potenza. Comunque credo che un alleato più utile della Russia per contenere la Cina sia l'India,che è forte,emergente,democratica ( più democratica della Russa che tu vedi occidentale)brillante e con tanti conti in sospeso con Pechino:penso alle guerre d'epoca nerhuviana.
Caro Tolomeo, che la Russia sia un "mistero" lo riconosco, che sia un Paese con particolarità introvabili altrove pure. Eppure resto dell'idea che faccia parte dell'Occidente. Cosa caratterizza l'Occidente? Il pensiero degli antichi, il messaggio cristiano e il pensiero liberale. Sul primo punto la Russia ha cattivo gioco, ma il secondo ed il terzo le appartengono di diritto: ha una Chiesa tutta sua che fino alla repressione comunista era radicatissima sul territorio e con sette parallele diffusissime tra i ceti bassi; i suoi regnanti accolsero più scienziati e filosofi illuministi della corte di Luigi XV! Non a caso fu una delle patrie del dispotismo illuminato.
Elementi risibili dirai tu, ma per me restano significativi: a volte i simboli, e gli atti simbolici (come l'imporre la barba corta all'europea), valgono più di una guerra. E a proposito di guerre, contro l'Islam e per uno sbocco sul Mediterraneo, la Russia ha combattuto per mezzo millennio...
Anche dal punto di vista dell'elaborazione culturale, letteraria ed artistica, molto spesso i russi hanno fondato per primi movimenti, correnti, avanguardie che poi, proprio per il comune sostrato di civiltà, hanno avuto grande successo pure da noi.
Ribadisco poi che la Russia è a maggior ragione occidentale OGGI, dopo i due eventi diversi eppur identici dell'11 settembre e di Beslan. Due dichiarazioni di guerra ordite con strumenti diversi (nel secondo caso lo strumento è stata evidentemente la crisi in Cecenia) dalla stessa mano.
Certo, ammetto che la Russia è un Paese con molte sfaccettature, con una tradizione molto diversa dalla nostra, con una Storia millenaria che spesso si è a noi contrapposta o peggio ci ha ignorati. Sarebbe sciocco da parte mia negare questo.
Tuttavia, con le stesse categorie concettuali da te utilizzate, si potrebbe arrivare a sostenere con discreti argomenti che la Svizzera non fa parte dell'Occidente (!).
Riguardo a Solcenitzin poi, è un esempio calzante, ma non risolutore, dato che molti altri esuli russi hanno scelto d'integrarsi (e bene) nel tessuto sociale di sua maestà l'occidentalissima regina d'Inghilterra.
Cerchiamo però di tirare le somme.
In ogni caso, superando la comunque appassionante diatriba, mi pare che il dato realmente interessante sia questo: la Russia va definitivamente portata con chiarezza dalla nostra parte. Per combattere il Nazismo islamico, per evitare una nuova guerra fredda (che non farebbe bene a nessuno), per avere energia indispensabile, ed infine pure per contrastare la Cina.
Che la Russia sia occidentale o no, credo che sarai d'accordo con me sul fatto che noi dobbiamo farcela rimanere...o diventare!
Per il nostro interesse. Per la nostra civiltà. Per la guerra al nichilismo islamico.
Il succo è questo: che la Russia sia antislamica è indubbio, che sia occidentale è più dubbio,anzi è per lo più da escludere. Certo è che vada tirata dalla nostra parte,appoggiando le élites minoritarie che vi vivono. Come? non certo con la politica energetica,per una semplice ragione. Il petrolio e il gas li trovi anche dagli arabi e da Chavez ed è meglio dare poco denaro a gente del genere. Poi possiamo e dobbiemo renderci autonomi in un settore tanto delicato. Si può favorire la ripresa di quel tessuto culturale occidentalizzante: le libere professioni ad esempio. Ma non ci scommetterei troppo sull'esperibilità del risultato. Per contenere la Cina sarebbe meglio l'India,che ha molti conti in sospeso con essa,da almeno 40 anni e condivide ,per effetto di Gandhi e del colonialismo britannico, con noi un sistema democratico e di libero mercato,comunque assai più libero di quello russo.
E' da escludere un ritorno della guerra fredda: è tutta polvere negli occhi che serve per nascondere le contraddizoni di un sistema che pensava di passare dal comunismo al liberismo in pochi mesi. Ti pare possibile?
Sul fatto dell'accoglienza dei filosofi alla corte di Caterina di Russia,mi verrebbe da citare la lettera con cui Beccaria rigettò l'invito: "Maestà,ho il cuore cagionevole e lo sforzo di farVi capire come potreste migliorare le cose mi costerebbe la pelle". Leggiti i giudizi della zarina ( che era assi più filo occidentale,anyway,di tutta la classe dirigente russa oggi al potere)dopo la Rivoluzione francese e vedrai che ne pensa dell'Illuminismo. O preferisci considerara di che morì lo zar più riformatore dell'800,Alessandro II. Fu assassinato da una congiura di Palazzo del partito reazionario panslavista,quello dei Purskievic che fece fuori poi pure il di lui figlio Alessandro III,con il rilstato di mettere sul trono quell'opaco buono a nulla di Nicola II,che spalancò le porte al bolscevismo. Leggere la carte segrete di Rodzianko per averene conferma. Loro pagarano gli anarachici che assassinarono gli zar e loro permisero agli stessi di avere accesso laddove il safe guard system non li avrebbe ami ammessi. Sempre la cricca panslavita organizzò la morte del grande rifomatore Stolypin e tentò di fare la pelle all'ottimo ministro degli esteri Vitte,sol perchè volevano rifomare le Russie per renderle meno arrtrate con l'Occidente. o vuoi dimenticare che la priama riofmra di Pietro il Grande fu quella di sopprimere il Patriarcato,che reputava (a ragione visti i continui tentativi di accapparlo) un covo di nostalgici reazionari?
Credo ,tornando al tuo post, che le cose stiano diversamente da una nuova guerra fredda. Può essere che vi sia una guerra di palazzo per la successione a Putin e il mostrare i muscoli sia un modo per tenere buoni gli ultras nazionalisti. Perchè di una cosa puoi stare certo: che Putin è il migliore zar post sovietico in quanto a alleanza con l'Occidente, o per lo meno il meno peggio che ci poteva capitare. Questo è dimostrato dalla considerazione che di lui aveva il Cav.,cioè Berlusconi. Sai quanti nella cerchia del pouvoir russo avrebbero voluto o vorrebbero fargli la pelle per quella che loro considerano la cedevolezza verso l'America a seguito del1' settembre? per tacere di quelli che gli rinfacciano di non aver difeso Saddam Hussein.
Tolomeo, se ammetti che la Russia va tirata dalla nostra parte, ma neghi l'opportunità di farlo con la nostra necessità di energia...allora secondo te qual'è la soluzione?
Caro Salo,il bello e il brutto delle relazioni internazionali è che sono dei rimpicapo tipo il cubo di Rubik. Circa l'energia America e Cina stanno affrancandosi dal petrolio,perchè dovremmo insisterci noi?per permettere ai petroilieri alla Moratti di comprarsi Ronaldo e pagarlo quanto gli pare,per poi presentare il conto alle pompe di benzina?Scherzi a parte, è ovvio che ci si deve staccare dalla dipendenza petrolifera,pena il collasso ambientale,anche a voler trascurare il ricatto petrolifero da parte degli sceicchi che si son coltivati Bin Ladin. Occorre diversificare esi può.Basta volerlo.
Sul legarsi alla Russia l'unica chance che abbiamo è favorire la democrazia per il tramite di quelle componenti più sensibili all'idem sentire occidentale,cioè libere professioni,new economy, tutte le produzioni connesse all'ingegneria spaziale e biologica. Nihil novi sub soli: già cento anni fa la terza Repubblica francese fece altrettanto con l'Impero russo. E' il khnow how che cambia le teste,non un pacco di dollari per un barile di petrolio o una bombola di gas,caro Salo. Si potrebbe,concretamente,estendere il programma erasmus socrates ai russi:avrebbe effetti dirompenti su quel mondo. Al solito i colleges americani già ci hanno preceduti e stanno organizzando delle succursali là.Anche perchè gratta gratta l'animus europeo, stratificato sotto secoli di dominio tartaro e poi coercizzato dal regime rosso staliniano,riemerge,malgré tout. I russi di un secolo fa erano grandi tecnici,fior di ingegneri,biologi e filologi in grado di competere coi tedeschi ( che al tempo erano al top). Per tornare a quel punto ,che non rendeva la Russia europea ma avviava un iter a ciò favorevole ( si pensi all'evoluzione delle Dume russe tra il 1904 e il 1913,come si sesnibilizzarono alle loro potestates,tanto che crearono il clima della Rivoluzione id Febbraio 1917,in tutto simile a quella francese del 1789 non a caso),ci vuole tempo e una forza volontà politica. A noi europei mancano l'una e l'altra cosa. Ecco il vero guaio.Cui prodest? America,panslavisti,Islam.
L'unica cosa che posso augurarmi è che dopo Putin ci sia un altro Putin, perchè l'alternativa è Ivan il Temibile o un suo clone.Il che,converrai,è peggio.
Ciao Salo, complimenti per il blog !
Vedo che i discorsi con Tolomeo continuano vorticosamente!
Porto il mio contributo alla discussione sulla Russia prendendo spunto da uno delgi ultimi numeri dell'Economist che parla appunto degli uomini che sono al potere in Russia oggi e delle loro motivazioni.
In breve: Sono ex-KGB ( se mai diventano ex!) e uomini dell'elite militare che, dopo il fallito colpo di stato dell'agosto 1991 e la presa del potere degli oligarchi hanno progressivaemnte e sistematicamente attuato la propria vendetta.
Questa elite è nata e cresciuta convinta che il nemico sia l'Occidente. Il loro modo di vedere è sostentuto dalla convinzione di essere dei patrioti mentre fanno soldi e si fanno beffe dei poveracci che hanno avuto la sfortuna di finire sotto il loro giogo.
Putin invece è davvero un tipo interessante: la storia dell'affondamento del Kursk è lampante. In effeti sembra proprio che il sommergibile sia stato affondato in uno scontro con altri due sommergibili americani.
Putin però ha mostrato un cinismo calcolatore impressionante, dando una versione dei fatti diametralemtne opposta a quella fornita dalla Flotta russa del Nord e accreditando la tesi dell'incidente. In cambio avrebbe ricevuto da Clinton un prestito di 10 miliardi di dollari sull'unghia.
Da allora gli ex KGB non hanno fatto altro che rafforzare il loro potere facendo affari con il petrolio ed eliminando tutti coloro che consideravano loro nemici e quindi della Santa Madre Russia.
Dall'altra parte abbiamo una cultura politica russa che flirta con l'uomo forte avvolto dal mistero e che vuole di nuovo prestigio internazionale.
Per i signori che oggi governano in Russia l'unico modo per riottenre quel prestigio è facendosi temere dai paesi vicini e intimorendo qualsiasi opposizione.
Cioè quello che di solito fa la polizia segreta.
Tra questi personaggi che operano nell'ombra c'è ne sono di professionisti e altri che invece non lo sono e che magari spargono polonio per il centro di Londra...
Una cosa è certa il successore di Putin verrà dalle file di questa "gloriosa" scuola di spionaggio.
Winston, benvenuto sull'Isola e grazie per i complimenti.
Il tuo breve, ma significativo, resoconto sugli uomini al potere oggi in Russia mi sembra particolarmente prezioso. Putin è certamente un losco personaggio, però ha dimostrato più volte di mostrare i muscoli senza usarli, e l'esempio dell'incidente che tu spieghi bene conforta questa tesi. Per questo mi sembra ancor più ghiotta l'occasione che ha l'Occidente oggi di portare un po' più dalla sua parte una grande potenza che, se regalata alla Cina, potrebbe davvero a quel punto decidere di passare dall'esibizione dei bicipiti ai pugni sul muso.
La tragedia è che, come dice giustamente Tolomeo, questa Europa è priva di "volontà politica" e, aggiungo io, di capacità politica.
Se ci fosse un Sarkozy per Nazione, l'Europa sarebbe grande...invece certe palle al piede come Prodi e Zapatero, sulla scena internazionale, ci stanno inesorabilmente trascinando a fondo.
Non sono così convinto della possibilità per l' Europa di agire come unità.
Penso anzi che per poter agire in questo senso gli stati piccoli e medi dovrebbero andare incontro a delle rinunce molto importanti per la propria politica estera senza avere certezza che via sia un "ritorno" per loro apprezzabile.
Perchè in fondo unità dell'azione politica europea in politica estera significa lasciare ancora più spazio a Gran Bretagna, Francia e Germania nella guida delle priorità continentali.
Secondo te Salo gli altri 24 paesi tra cui l'Italia sarebbero d'accordo?
Per questo le soluzioni "giuridiche" modello trattato costituzionale imposte dall'alto hanno poche possibilità di assumere un valore sostanziale di per sè.
Il cambiamento dovrebbe avvenire dal "basso" dando alle società nazionali anche un carattere europeo.
Lo studio di altre lingue europee innanzitutto.
Purtroppo il ministro Fioroni con la decisone di ieri di "tornare al passato" di sicuro accontenta i sindacati ma opprime le giovani generazioni che non potrano avere da subito conoscenza di una lingua straniera.
La sinistra non si smentisce mai: adorare il potere mentre piega il popolo-gregge al giogo dell'ignoranza.
Una retorica, quella della sinistra, "vuota e sonora" direbbe Metternich.
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