Sta vincendo il nulla. Pagano i giovani.
Siamo nel mondo del benessere ad ogni costo: abbandonata la felicità che costa, la posta è più bassa, facile, commerciale.
Tutti hanno diritti, tutti sgomitano al tavolo dell'egoismo, sempre più stretto e vile.
Mentre di doveri non si sente più parlare, mentre anche i cani presto avranno un sindacato e un matrimonio tutto loro, l'Europa trema, perchè sotto scopre di non avere nulla: la Fede polverizzata dall'arroganza e dal materialismo, la Storia dimenticata per timore di offendere chi non ce l'ha, la Tradizione calpestata per vendere di più e far riflettere di meno.
Il risultato è uno spettacolo rivoltante di preti incapaci, professori svogliati, genitori assenti. La Famiglia, che dovrebbe essere il primo luogo di educazione e il primo rifugio di ogni essere umano, è stata anch'essa contagiata dalla moderna logica del benessere, per cui si sta insieme solo se e finchè ognuno ne trae profitto individualmente. I figli sono abbandonati a loro stessi, e gli esempi di padri e madri con la capacità e la volontà di educare, di seguire, di ascoltare sono sempre meno, rare gemme di normalità divenuta eroica.
Così la nostra società finisce col punire per i propri peccati gli esseri più innocenti e deboli: quei bambini che vediamo crescere così rapidamente e così male. Così soli e vuoti dentro, come vuoto è ciò che ci circonda, come vuoti sono molti cuori e troppi cervelli.
Sessantottini buonisti e bestie del mercato hanno abbattutto ogni regola, distrutto un mondo, seppellito il buon senso: hanno terminato l'opera assassina della tabula rasa illuminista.
Poi sono venuti genitori proccupati del proprio divertimento, del fitness e dell'estetista, che hanno generato figli o viziati o incazzati (giustamente) col mondo: in entrambi i casi, deboli.
E sono proprio questi figli del caos, catapultati nel mondo del godimento senza Bene, a ritrovarsi facilmente nel Male puro, nel vicolo dell'esistere, nel contrappasso della modernità senza idee: nella droga.
Mi ha fatto molto riflettere il seguente passaggio di un articolo di Andrea Muccioli, che ho recentemente letto sul giornale della comunità di San Patrignano:
"Tra gli ultimi 300 giovani entrati a San Patrignano, il 60% aveva meno di 22 anni d'età.
Sono cresciuti privi di qualsiasi modello educativo, perchè oggi educare non è più un valore. Qualsiasi contenuto etico è considerato soggettivo, discutibile, contrattabile. E di tutto ciò politica e politici sono rappresentazione. Il distillato deteriore della nostra società: un guazzabuglio di materialismo, nichilismo, consumismo."
Sono questi i giorni tristi in cui viviamo, dopo aver deriso ogni guida, dopo aver seppellito ogni onore, dopo aver accolto il vizio, dopo aver esaltato l'incoscienza, dopo aver inventato il relativismo, dopo aver sostituito al Bene il benessere personale.
Siamo una società che si vanta di essere senza Dio, ma che è piena idoli.
Siamo una società che esalta l'indipendenza del singolo, e dimentica il calore di un abbraccio, la forza della Famiglia, il valore dell'amicizia.
Sarebbe miracoloso riuscire anche solo a trovare il coraggio di vergognarci.
Old Whig