sabato, marzo 31, 2007

Recentemente ho partecipato ad una conferenza di Magna Carta, che si è tenuta a Roma, sul problema della difesa di Israele dal terrorismo islamico. L'ospite d'onore era Gold, ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite.
Qui sotto riporto il link di un suo breve studio storico e politologico in merito alla questione dei confini del '67. Lo ritengo una lettura preziosissima per poter meglio comprendere i termini del conflitto israelopalestinese.
Buona lettura.



http://www.magna-carta.it/lectures/0008_dore_gold.asp





Salo

domenica, marzo 25, 2007

Democrazia o procura-corrierecrazia?

"Mieli nelle ultime politiche ha apertamente schierato il Corriere con il centrosinistra, con un famoso editoriale, il cosiddetto endorsement.

D'altra parte, già nella sua prima direzione del Corriere aveva avuto un ruolo decisivo nella caduta del primo governo Berlusconi nel '94. Il suo giornale, infatti, anticipò, sparandolo in prima pagina, l'avviso di garanzia che la procura di Milano avrebbe consegnato il giorno dopo al presidente del Consiglio durante un importantissimo summit internazionale a Napoli. Era solo un avviso di garanzia e per di più a conclusione di quel procedimento Berlusconi fu completamente scagionato, ma il suo governo cadde, per effetto dell'azione combinata procura-Corriere.

Fu un'operazione della quale qualche anno dopo Mieli disse di essersi pentito: chissà se tra qualche anno dirà di essersi pentito dell'endosement a favore di Prodi."





Gabriele Albertini

giovedì, marzo 22, 2007

BUFFONI AL GOVERNO



Non si hanno più parole per descrivere cosa combina il governo Prodi...ogni giorno una peggiore di quella del giorno prima!
Mastrogiacomo libero! Tutti contenti? Certo, ma...scusate un attimo...come hanno fatto a liberarlo??? Ah bene, rilasciando cinque terroristi talebani.... COSA?!!!

Ragazzi, ma ci rendiamo conto? Noi siamo lì a combattere il terrorismo islamico, a portare un po' di tranquillità, di pace e di democrazia ad un Paese che a causa dell'Islam è fermo al Medioevo. Per contrastare questo nostro progetto i talebani ogni giorno organizzano attentati e sparano sui nostri soldati. Un cronista viene rapito e noi per farlo rilasciare liberiamo senza nemmeno consultarci con gli alleati cinque di quegli stessi talebani che combattiamo? cinque talebani che presto ci ritroveremo di fronte in un campo di battaglia? cinque che presto potrebbero far saltare una bomba in un mercato o sgozzare un altro cronista???
Io sono allibito...ma come si fa a concepire un'idiozia del genere? Come dico io? Ovvio che poi qualcuno se ne risente, e non solo gli Stati Uniti, non solo la Gran Bretagna, ma pure la Germania e l'Olanda!
Se uno dei cinque amici di Diliberto ucciderà un marine, o un soldato britannico, o un civile in un attentato, chi se ne assumerà la responsabilità? Prodi? D'Alema? o forse Gino Strada (che non perde mai l'occasione di compiere del bene per poi bullarsi davanti alle telecamere, mentre altri mille come lui lavorano standosene zitti)?
La crisi diplomatica di mezza Europa e degli Stati Uniti con l'Italia è l'ennesimo disastro di un governo irresponsabile, incapace, folle, con un sottosegretario (Cento) che difende i talebani, dicendo che "non sono quello che sembrano" (perchè non lo va a dire all'autista di Mastrogiacomo, sgozzato? o alle afghane con le mani tagliate per essersi messe lo smalto?). Ormai chi difende questo governo o è un bugiardo che mente a se stesso o è un comunistello ignorante nemico del buonsenso.




Salo
P.S. Ieri è stata varata l'ennesima tassa del governo delle tasse...è un provvedimento sul riscaldamento delle abitazioni del nord Italia: una vera beffa, perchè si intitola "tagli alle accise", ma in realtà la bolletta del gas sarà più cara del 12% rispetto al 2006!!!
Senza parole (e tra poco pure senza soldi...)

mercoledì, marzo 21, 2007

Su "L'Idea" è in corso un dibattito riguardante il tema del Conservatorismo liberale.
Ho ritenuto opportuno prendervi parte e vi segnalo qui il mio contributo, che trovate alla seguente pagina web:



Salo

venerdì, marzo 16, 2007

Orizzonti laicisti...orizzonti ristretti...




"Il Papa ce l'ha proprio con l'Italia, non c'è che dire. A sentire i politici, infatti, ogni suo intervento è un'intollerabile ingerenza nelle cose dello Stato italiano. Del resto, gli echi sulla stampa degli interventi del Santo Padre e delle stizzite risposte di alcuni politici sembrano confermare nell'opinione pubblica questa visione.
Ma la realtà è ben diversa. A cominciare dall'ultimo "intervento" di Benedetto XVI finito sulle prime pagine di mercoledì. Passi che di un documento di 130 pagine si prenda una frase ad effetto, ma forse si dovrebbe spiegare che quella frase è parte di una Esortazione Apostolica, ovvero un documento del Magistero pontificio che è indirizzato alla Chiesa universale e non soltanto alla Chiesa in Italia o, più genericamente, all'Italia. Allo stesso modo, molti altri interventi del Papa sulla famiglia sono stati svolti in contesti non riservati a rappresentanti italiani, fossero essi membri di organismi ecclesiali o istituzionali, e avevano, quindi, una valenza ben più ampia. Ma chi se n'è accorto? Chi lo ha sottolineato?
Ritenere che tutto riguardi sempre e solo il proprio ristretto orizzonte non è solo segno di grettezza e di provincialismo, ma anche di ignoranza, perché molti dei politici che parlano di cose di Chiesa, della Chiesa non sanno nulla, o quasi. E questa è una grave lacuna. Se si vuole criticare, bisogna conoscere, cioè leggere i testi. Ma è anche chiaro che, a volte, ignorare può far comodo."





Gaetano Vallini

giovedì, marzo 15, 2007



“Non vi è futuro senza radici, così come non vi sono edifici senza fondamenta. Le radici irrorano un organismo e ne permettono la vita e lo sviluppo. Quando questo organismo è una società umana, le sue radici sono le fondamenta spirituali e culturali.

Le radici dell’Europa sono cristiane, perché cristiane sono le radici di ogni singola nazione che compone il continente europeo. Cristiane sono le radici non solo del continente europeo, ma di quella più vasta Europa che, sotto il nome di Occidente, comprende territori che vanno dalla Terra del Fuoco ai ghiacciai dell’Alaska .

Ovunque il Cristianesimo è arrivato, nel corso dei secoli, ha portato con sé non solo la fede, ma la civiltà. Il Cristianesimo ha ammonito a non uccidere l’innocente, a proteggere i deboli, a soccorrere i miseri e gli afflitti, a combattere la menzogna, a praticare e a diffondere la purezza dei costumi, a rispettare la libertà dell’uomo e il suo diritto ad avere una famiglia, una proprietà personale ed a vivere in una società ordinata al bene comune.”



Prof. Roberto de Mattei

martedì, marzo 13, 2007


“L'idea che la famiglia sia una creazione del cristianesimo è una vecchia tesi dell'Ottocento, propalata dagli studiosi di quel tempo con molta fantasia e poche o nulle informazioni scientifiche. La ritroviamo in Marx e in tanti altri pensatori. Le scienze sociali dell'ultimo secolo hanno appurato che non c'è società senza famiglia, e che la famiglia non è soggetta a leggi evoluzionistiche lineari, in qualsivoglia direzione. Il fatto storico della famiglia è documentato sin dalla notte dei tempi. A livello scientifico, esiste un archivio etno-antropologico presso l'Università della California, che ha schedato le informazioni empiriche relative a quasi tutte le società conosciute, da quelle primitive sino al Novecento. Il risultato delle analisi condotte è che la famiglia - concepita come unione stabile di un uomo, una donna e i loro figli (così la definisce l'antropologo francese Claude Lévi-Strauss) - è presente in tutte le società.
Nel Novecento, il tentativo più grandioso di eliminare il matrimonio è stato fatto nell'Unione Sovietica dopo la rivoluzione del 1917. Nello stesso periodo storico qualcosa di simile è stato tentato nei Kibbutz in Israele. È noto che tutti questi tentativi sono falliti. La connessione fra matrimonio e famiglia è riemersa ovunque.”





prof. Pierpaolo Donati
(sociologo)







domenica, marzo 11, 2007

L’arroganza del vuoto




Quando ho visto le immagini della manifestazione di ieri a favore dei Dico, mi è subito salita la rabbia. Certo, un po’ me l’aspettavo, ma a tutto c’è un limite…
Non è stata una manifestazione pro Dico, ma un’assurda manifestazione contro la Chiesa.
Perché? Perché sfottere senza ritegno alcuno il papa? Perché insultare il mondo cattolico? Perché schernire senza nessun rispetto una larga fetta del Paese?
Cosa sarebbe successo, mi chiedo io, se al posto dei cattolici fossero stati presi di mira, ad esempio, gli ebrei? Il finimondo! Giustamente! E invece dai nostri media è arrivata comprensione, se non sostegno, per questa volgare pagliacciata. L’ennesima. La gravità di un episodio d’intolleranza di questo tipo è accentuata dal fatto che vi abbiano partecipato non solo parlamentari comunisti, ma anche Ministri del governo!

Il tutto perché? Perché il passaggio dei Dico al Senato non è cosa certa, anzi. E che c’entra con questo il papa? Che c’entra con la coscienza dei vari parlamentari la Chiesa? Il mondo cattolico, di fronte alla proposta di legge che svilisce il matrimonio e paragona le coppie gay alla famiglia naturale, ha semplicemente reso noto il suo pensiero…e allora? dov’è il problema? Perché tutti possono parlare tranne la Chiesa? Perché tutti devono essere rispettati tranne i cattolici???

Chi sono questi buffoni arroganti per negare il diritto di parola e di opinione alla Chiesa e noi cattolici?
Si può essere d’accordo o no con il disegno di legge dei Dico, ma nessuno può sentirsi autorizzato ad offendere i cristiani.
La manifestazione di ieri è stata l’ennesima prova che abbiamo a che fare con un vuoto che avanza: un vuoto di valori, di principi, che mira a scardinare la società e a calpestare la tradizione. Un vuoto che rigetta il confronto, che non tollera il dialogo, e che pretende con arroganza di tappare la bocca alla Chiesa, ai cattolici e persino più in generale ai cristiani (dimenticandosi che tutti noi siamo figli del Cristianesimo).

Di fronte allo spettacolo indegno di una piazza intollerante, antidemocratica, rissosa, tracotante, illiberale e volgare, monsignor Luigi Negri, vescovo di San Marino, ha risposto con sorprendente pacatezza, anche se pure con doverosa fermezza: “Le centinaia di migliaia di persone che dovevano invadere Roma si sono dimostrate poche migliaia. Nemmeno l’anticlericalismo più becero è un collante adeguato. Sono così intolleranti da chiamare ingerenza le convinzioni diverse dalle loro. In questo modo ci si sottrae al dialogo, di cui chi è sceso in piazza è fondamentalmente incapace.”



Salo





martedì, marzo 06, 2007


"Nel caso delle famiglie immigrate, il diritto delle donne di restare nel nostro Paese non deve dipendere esclusivamente dal permesso di lavoro del marito. Perché, in questo caso, si alimenta il loro timore di perdere tutto se ripudiate, a iniziare dai figli. In tal modo, magari involontariamente, si porranno le basi per accrescere sottomissione, violenze private, quando non proprio la segregazione. Nei salotti bene ci si potrà riempire la bocca con un po’ di retorica sui diritti civili ma nella realtà delle cose si saranno trattate le donne più deboli come carne da cannone."




Gaetano Quagliariello

(senatore di FI, presidente di Magna Carta)

venerdì, marzo 02, 2007

"Il Pil nel 2006 è cresciuto dell'1,9%. Questo è un gran bene per il nostro Paese e vuol dire due cose. La prima che l'economia italiana nel 2006 era già in ripresa e non c'era quel diluvio universale con il quale il centrosinistra ci ha ammorbato per tutta la campagna elettorale. La seconda che questo governo con questa ripresa non c'entra un fico secco.
Nella storia del pensiero economico dalla Grecia ad oggi, duemilaseicento anni, solo il professor Prodi ha formulato la teoria che il Pil di un anno aumenta grazie al governo dell'anno dopo."







Paolo Del Debbio