mercoledì, maggio 28, 2008

Per un Conservatorismo Liberale italiano.



"L'Idea" è un sito fondato da Andrea Pelfini, che raccoglie aspettative, riflessioni, proposte, inchieste, recensioni ed articoli scritti da giovani che condividono i valori di un Centrodestra saldamente ancorato alla Storia del nostro Paese e della nostra civiltà occidentale.

Dopo una pausa dovuta a problemi tecnici, questo interessante spazio di discussione riapre i battenti e lo fa pubblicando, tra le altre cose, un mio elaborato che cerca di rispondere a una domanda decisiva: se volessimo far nascere un Conservatorismo Liberale italiano, da dove dovremmo partire?
Per chi vuole leggere la mia proposta, che è frutto anche delle stupende esperienze (umane prima che politiche o culturali) fatte tra i giovani di Magna Carta e di Forza Italia, il link è questo.


Ovviamente i commenti e le critiche (se costruttive) sono più che graditi.



Old Whig




7 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao OW,
Ho letto il post, veramente esauriente; hai toccato tutti i temi su cui si basa il conservatorismo liberale.In particolare apprezzo il richiamo ai diritti inalienabili dell'uomo, perchè secondo me la chiave di volta è quella lì.
La grande differenza è tra giusnaturalisti e positivisti, tra chi crede che tali diritti ci vengano da Dio e chi pensa che ci siano donati dallo stato...
Altro aspetto fondamentale per un neoconservatore, il conservatorismo compssionevole incentrato sulla necessità da parte dei membri della società di aiutare gli altri.
Cerchiamo di passare dal welfare state al welfare society

3:19 PM  
Blogger articolo21 ha detto...

Leggerò...

5:01 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sei stato stimolante col tuo scritto.
Ti ho risposto da me.
Un saluto

10:56 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ho letto tutto di un fiato.
Personalmente sono della partita.
Credo infatti che la strada giusta da percorrere sia quella.
Condivido tutto ciò che è scritto nell'articolo.
Personalmente mi sento più liberale che conservatore, tuttavia la sostanza non cambia.
Le battaglie del futuro sono allo statalismo, al consociativismo e al vecchio modo di fare politica.
Noto negli ultimi tempi la nascita e la veloce affermazione di importanti associazioni di centro destra, un fatto impensabile 15 anni fa.
Dunque guardo al futuro con ottimismo.
Un futuro in cui, come dice Neocon, si dovrà edificare una welfare society.

3:04 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Neoconservatore, hai ragione a cogliere un passasggio chiave in quello dei diritti. Chi li interpreta come concessioni dello stato non capisce le tragiche conseguenze della propria affermazione. Se anche un diritto come la Vita o la libertà dipende dallo stato, allora lo stato ha il potere di togliercelo?!



PensieroLiberale, io sono un po' meno ottimista, ma vedremo...

7:24 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

E noi che legittimità abbiamo nell'opporci a ciò: se ci basiamo solo sul positivismo allora si che trasformiamo le democrazie in semplici elezioni e votazioni meccaniche.Così se il 51% vuole le leggi razziali o la sharia queste vanno accettate.
Ciao

1:29 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Neoconservatore, appunto. E' questo che non capiscono i laicisti, così come non lo capivano i rivoluzionari razionalisti alla Seyès...
A presto

2:08 PM  

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