venerdì, maggio 23, 2008



Finalmente!



Finalmente la giunta militare comunista che tiene in pugno la Birmania ha acconsentito all'ingresso degli aiuti umanitari e dei volontari, che attendono da settimane di poter raggiungere le zone colpite dal ciclone Nargis. Ma quante morti, quante sofferenze è costato questo ritardo vergognoso? E quanti ostacoli e divieti continueranno a subire i soccorritori una volta all'interno del Paese?
Ancora una volta esprimo il mio disgusto.

Old Whig

3 Commenti:

Blogger DR ha detto...

In certi regimi la verità non è considerata importante. Penso alle tragedie avvenute nell'Unione Sovietica e nei suoi satelliti e di cui non si è mai saputo e forse non si saprà mai niente. Se il regime è "il migliore dei mondi possibili" nulla di male vi può accadere, ergo se per un puro accidente accade "risulta" non avvenuto. Se non gli importa niente della verità, figuriamoci delle persone: i 100 milioni di morti ammazzati di Stalin restano a testimoniarlo. I pacifisti sono impegnati in altre battaglie: hanno più a cuore la spazzatura che il Tibet e la Birmania.
Devo dire che mi ha favorevolmente colpito il comportamento della Cina per il sisma nel Sichuan, spero non sia solo un'apertura in vista delle Olimpiadi.

10:18 AM  
Blogger Old Whig ha detto...

Caro Dr, purtroppo come dici certi stati chiusi al resto del mondo sono dei punti interrogativi: quali sono le reali condizioni di vita dei contadini della Corea del Nord? Che diritti hanno gli abitanti del Laos? Nelle zone interne di Cuba esistono condizioni di vita adeguate al tenore che sirespira nelle spiagge turistiche e nei palazzi della capitale?
Il dramma è che certi interrogativi suonano quasi come domande retoriche: tanti Paesi, tanti popoli, un solo male terribile che li affligge, che li mette in comune nella miseria e nella mancanza di libertà.
Per questo essere anticomunisti oggi ha ancora un profondo senso. Molto più dell'essere antifascisti solo per etichetta.
A presto

10:29 AM  
Blogger faber ha detto...

A proposito di Birmania...
partecipando ad un convegno ho conosciuto i Karen e la Comunità Solidarista Popoli che si è schierata apertamente nella lotta tra «Identità e Mondialismo, al fine di salvaguardare le particolarità culturali contro l’omologazione»...

http://faber2008.blogspot.com/2008/05/nostalgia-canaglia-non-sempre.html

12:59 PM  

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