Ancora su Bossi e le tasse...
Dopo la battuta di Bossi, molte sono state le reazioni del mondo politico e troppe le patetiche strumentalizzazioni da parte di chi, a Sinistra, ha in casa propria gente che le armi non le nomina nei discorsi, ma le usa nelle piazze (come Caruso)!
Da questa baraonda, ho pescato due delle pochissime osservazioni interessanti e che condivido.
Ve le propongo di seguito.
"Le parole di Bossi sono fucilate ad acqua.
Il vero problema è che partiti del governo scendono in piazza contro il governo stesso e non fanno le grandi opere pubbliche come la Tav. Così uccidono il Paese." Mario Baccini (UDC)
"Gli italiani sono esasperati: lo Stato parte dal presupposto che ogni cittadino sia delinquente ed evasore. A non poterne più non sono solo i padani, ma tutti, indistintamente." Roberto Maroni (Lega Nord)
Sono d'accordo con Baccini: le parole di Bossi, eccessive, rischiano di sviare l'attenzione dal problema vero: una maggioranza inesistente, incapace di governare e che sta soffocando l'Italia.
E sono d'accordo con Maroni: la Sinistra ha instaurato un regime di terrore fiscale inutile ed anzi dannoso, unito ad una pressione fiscale che opprime i produttori di ricchezza, gli imprenditori, e paralizza così l'intera economia. Impossibile credere che gli italiani siano contenti di ciò, a prescindere dalla collocazione geografica, anche se certo il Nord essendo cuore industriale della Nazione...
Salo
4 Commenti:
bossi ha ragione, punto e basta.
smettetela con i soliti e inutili moralismi da ipocriti.
Andrea, infatti ho detto che nella sostanza ha ragione, ma le polemiche sui toni svinao l'attenzione dal problema vero, quindi perchè dire certe parole?
mah, direi comunque che l'intervento di napolitano è stato quanto mai fuori posto, e su questo sei d'accordo anche te.
contro la dura oppressione, ci vuole una dura risposta ;)
Bè certamente: Napolitano ha dimostrato ancora una volta di essere solo un mezzoPresidente, prontissimo a rimproverare una battuta di Bossi e latitante quando Caruso ha insultato la memoria di un servo dello stato come Biagi.
Poi proprio Napolitano rimprovera per i fucili, lui che nel '56 stava coi carri armati dell'Armata rossa....!
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