martedì, marzo 06, 2007


"Nel caso delle famiglie immigrate, il diritto delle donne di restare nel nostro Paese non deve dipendere esclusivamente dal permesso di lavoro del marito. Perché, in questo caso, si alimenta il loro timore di perdere tutto se ripudiate, a iniziare dai figli. In tal modo, magari involontariamente, si porranno le basi per accrescere sottomissione, violenze private, quando non proprio la segregazione. Nei salotti bene ci si potrà riempire la bocca con un po’ di retorica sui diritti civili ma nella realtà delle cose si saranno trattate le donne più deboli come carne da cannone."




Gaetano Quagliariello

(senatore di FI, presidente di Magna Carta)

12 Commenti:

Blogger Bobo ha detto...

anche se il marito di mestiere fa l'imam in una moschea fondamentalista? ;-)

3:58 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

A maggior ragione Bobo...

4:13 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Se ai diritti civili ci pensa certa sinistra allora il disastro è assicurato.

Come i Di.Co. ad esempio che, potenza della coesione, si sono già lievitati arrivando a ben 9 DDL.

La controversa norma Bindi-Pollastrini, già bocciata da Cesare Salvi, troverà anche nel nuovo Pres. della Cei un'altro fiero avversario.
Il bello deve ancora arrivare...

4:17 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Ciao Monica!
Sui Dico, spero che tale orrore giuridico trovi fieri avversari in Senato anche tra i pochi veri cattolici dell'Unione (anche se non c'è bisogno di essere cattolici per combattere tale ddl...)!
Sui diritti civili, la Sinistra continua a fare confusione e a progettare pasticci pure per quanto riguarda quelli degli immigrati. Del resto D'Alema e compagni sono ancora arroccati su una posizione multiculturalista, mentre proprio il multiculturalismo come teoria d'integrazione ha fallito clamorosamente...vedi Inghilterra...

Ciao

6:06 PM  
Blogger Tolomeo da Lucca ha detto...

La questione dei diritti delle donne immigrate è di capitale importanza non solo perchè queste abbiano migliori opportunità di vita e lavoro,ma anche per il futuro della nostra civiltà e del nostro modo di vivere. Non è un caso infatti che alcune tra le più invasate converse all'Islam siano donne con un passato da femminista estremista. Per le nipotine di Maria Antonietta Macciocchi e Camilla Cederna ( ti dicono nulla questi nomi, Salo? fa' uno squillo all'amico Mezzetti per saperne di più)passare dalla Cina di Mao all'Arabia di Maometto è stato facile. Tanto che la segretaria dell'Associazione delle donne marocchine in Italia ci dice che c'è più libertà in Marocco per le donne che qui. Da noi sotto la foglia di fico del multiculturalismo sta avanzando il Medioevo più retrivo e oscurantista. Ma le nostre sinistre preferiscono far finta di non vedere come non vedevano l'arcipelago Gulag . Pertanto per evitare di fare la fine della Bosnia o del Libano necessita avere una Thacher islamica. Quando questa nascerà, allora avremo fatto un grande passo aventi. Altrimenti lo faremo indietro, al tempo dei regni romani barbarici, con la differenza che i Germani apprendevano il latino mentre ca noi toccherà imparar l'arabo. Infatti le nostre femministe son sterili come muli, mentre le maomettane figliano come coniglie.Quanto alla moglie dell'Imam, la legge tunisina voluta da Bourghiba nel 1958 ( notate bene) impone che codesta abbia la stessa istruzione del marito e che costui sia monogamo.Capito bene?altro che imam di Carmagnola!
Saluti e leggete la mie Cronache da Eurabia

8:40 PM  
Blogger Tolomeo da Lucca ha detto...

La questione dei diritti delle donne immigrate è di capitale importanza non solo perchè queste abbiano migliori opportunità di vita e lavoro,ma anche per il futuro della nostra civiltà e del nostro modo di vivere. Non è un caso infatti che alcune tra le più invasate converse all'Islam siano donne con un passato da femminista estremista. Per le nipotine di Maria Antonietta Macciocchi e Camilla Cederna ( ti dicono nulla questi nomi, Salo? fa' uno squillo all'amico Mezzetti per saperne di più)passare dalla Cina di Mao all'Arabia di Maometto è stato facile. Tanto che la segretaria dell'Associazione delle donne marocchine in Italia ci dice che c'è più libertà in Marocco per le donne che qui. Da noi sotto la foglia di fico del multiculturalismo sta avanzando il Medioevo più retrivo e oscurantista. Ma le nostre sinistre preferiscono far finta di non vedere come non vedevano l'arcipelago Gulag . Pertanto per evitare di fare la fine della Bosnia o del Libano necessita avere una Thacher islamica. Quando questa nascerà, allora avremo fatto un grande passo aventi. Altrimenti lo faremo indietro, al tempo dei regni romani barbarici, con la differenza che i Germani apprendevano il latino mentre ca noi toccherà imparar l'arabo. Infatti le nostre femministe son sterili come muli, mentre le maomettane figliano come coniglie.Quanto alla moglie dell'Imam, la legge tunisina voluta da Bourghiba nel 1958 ( notate bene) impone che codesta abbia la stessa istruzione del marito e che costui sia monogamo.Capito bene?altro che imam di Carmagnola!
Saluti e leggete la mie Cronache da Eurabia

8:40 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Ciao Tolomeo! Benvenuto!
Che dire? Hai scritto un'analisi perfetta della situazione. Credo che siamo ad un punto decisivo: gli immigrati in Italia hanno raggiunto i 4 milioni e sta crescendo la famigerata seconda generazione. Di fronte a ciò le nostre politiche d'integrazione non possono commettere gli errori già visti in Francia con l'assimilazionismo e in Inghilterra con il multiculturalismo. Dobbiamo creare una strada alternativa, che sia pretenda da parte degli immigrati l'accettazione dei nostri valori e dei nostri principi fondamentali, sia garantisca loro la libertà di mantenere intatto il proprio retroterra culturale.

Insomma: massima libertà, ma all'interno di regole chiare e da tutti condivise.

Saluti occidentali

9:11 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Si parlasse di questo, nel giorno della festa della donna...

10:03 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Appunto Siro, appunto...

11:36 PM  
Blogger Tolomeo da Lucca ha detto...

Bravo Siro, hai centrato il bersaglio. Invece di spennare alberi di mimose, bisognerebbe imbastire una battaglia per l'affrancamento delle donne immigrate. Tanto più che il Corano secondo l'UCOII autorizza come minimo il picchiare le mogli. Leggere per credere. E' immorale e disgusting fare doni di mimose e poi restare indifferenti di fronte a donne sgozzate, non solo immigrate ma anche italiane, solo perchè non obbediscono cecamente al marito. Pensate un po' al caso di quella ragazza sgozzata dal marito marocchino perchè se ne voleva andare da lui e rifarsi una vita. Il bello ( o l'orrido, very nasty direi) è che l'ex marito ha pure finto di stare a cercare la povera moglie somparsa,pubblicando manifestini sui muri del paese. Qui si coglie un aspetto che non è solo criminologico. Infatti per i seguaci del barbuto profeta d'Arabia nelle terra da conquistare con il ventre ( sono termini loro, non mi invento nulla),cioè l'Europa, occorre la doppiezza d'animo e di condotta: far finta di fingere dolore o gioia per indurre in errore il miscredente, questo impone il profeta. Figurarsi se poi con qualche manifestino attacato qua e là si può pure evitare il carcere e fugare sospetti. Meno male che i Carabinieri hanno acciuffatto l'uxoricida.Fino al prossimo indulto,putroppo. Ma invito tutti a riflettere sull'opportunità di dare la cittadinanza a questa gente. Che ne pensate? Secondo me, faremmo prima a eleggere consul sine conlega et dictator il Mullah Omar e consegnargli le chiavi del Quirinale ( quelle di Palazzo Chigi no: i mullah ci lascerebbero Prodi, troppo valido come scherano tuttofare). Tanto la miscela di gauche plurielle e di fronti islamici triturerebbe qualunque garanzia di libertà,per cui tanto varrebbe dare ai fondamentalisti carta bianca. Loro saprebbero come cucinare i Rizzo e i Diliberto, ah se lo saprebbero...voi che ne dite?Unico neo: ci rimerremmo invischaiti anche noi. A me d'essere circonciso non va per nulla!ergo: res ad triarios rediit, come diceva Livio.
Ad proxima acta diurna.

8:56 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Tolomeo, colto e avveduto il tuo commento.
Infatti il problema sta proprio qui: non si può regalare la cittadinanza agli immigrati islamici senza porre regole precise e senza assicurarsi che accettino e condividano i nostri più elementari principi giuridici e sociali.

Saluti

10:30 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Sono molto concorde con le parole di Quagliariello e con i vostri commenti

9:53 AM  

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