giovedì, ottobre 26, 2006


“World Trade Center”
la storia di due eroi, nel giorno che ha cambiato la Storia.


“World Trade Center”, di Oliver Stone, è molto più di un film: è una storia.
La storia di quei tanti eroi che, l’11 settembre 2001, entrarono all’inferno per portare aiuto e rimasero intrappolati. Solo pochissimi di loro furono estratti vivi. Due di questi, nel giorno in cui l’Occidente fu vigliaccamente attaccato, nelle ore in cui il mondo fu sconvolto dall’odio, ritrovarono la vera forza della vita: l’amore. Infatti l’amore per le loro famiglie li tenne in vita, perché i veri eroi, quelli in carne ed ossa, non sono spinti dalla gloria, ma dalla speranza, anche la più semplice, come quella di riabbracciare i propri figli.
La caratteristica vincente di questo film è proprio il realismo dei protagonisti: questi eroi sono così umani che ci sembra di poterli toccare o, addirittura, di poterci riconoscere in loro: nelle loro preoccupazioni, nei loro sentimenti, nella loro paura. Stone decide di seguire il racconto dei sopravvissuti ed è coerente con questa scelta fino in fondo, anche a costo di inserire qualche scena sorprendente (come l’apparizione in sogno di Gesù), ma, proprio per questo, più vera.
Un tale capolavoro della memoria scuote le coscienze assopite di troppi europei, ancora restii ad ammettere, nonostante gli attentati a Madrid e a Londra, che qualcuno ha dichiarato guerra alla nostra civiltà Occidentale.
“World Trade Center” è quindi un film da vedere: per riflettere e, soprattutto, per non dimenticare.


Salo

venerdì, ottobre 20, 2006

Sono proprio curioso di sapere cosa avete da dire ora, cari sinistrotti. Ora che pure due delle tre più importanti agenzie internazionali di rating hanno bocciato la Finanziaria della Sinistra. Il rating indica la capacità di pagare le obbligazioni oltre l'anno: ebbene, ieri, nel giro di mezzora, prima "Fitch" e poi "Standard and Poor's" hanno declassato il voto dell'Italia.
La gravità di questi declassamenti è racchiusa in due aspetti: il primo è che una bocciatura così clamorosa, con la Finanziaria ancora in Parlamento, non si era mai vista; e il secondo è che le motivazioni del declassamento coinvolgono solo il governo attuale!
Prodi ha subito scaricato il barile sul governo precedente, ma era, come spesso capita, accecato dalla rabbia e poco informato, tanto da essere smentito da quegli stessi documenti che commentava. Infatti il titolo del rapporto di "Standard and Poor's" parla chiaro: "Finanziaria 2007: si chiude la porta su un'altra possibilità di risanamento". Finanziaria 2007!...capito Prodi?
M. Kraemer, analista di "S&P"spiega: "Il declassamento riflette la risposta inadeguata del nuovo governo", e conclude lapidario: "La Finanziaria ha deluso". Dello stesso tenore le dichiarazioni dell'agenzia "Fitch".
Se a tutto ciò si aggiungono i sondaggi (pubblicati su Repubblica, mica su Libero!) che danno Prodi e la sua armata Brancaleone in picchiata nei consensi, allora viene da chiedersi: ma c'è qualcuno che ancora apprezza, dopo averla letta, questa Finanziaria fatta di tante tasse, pochi tagli (per giunta irresponsabili come quelli alla sicurezza) e nessuno sviluppo?
Apparte i comunisti e Visco che l'hanno scritta ovviamente...

Salo

martedì, ottobre 17, 2006

“L’intervista rilasciata da Romano Prodi al quotidiano spagnolo El Pais rappresenta un esempio imbarazzante di distorsione della realtà e di disprezzo per l’intelligenza altrui. Dopo essere stato sospinto a Palazzo Chigi dal più grande schieramento mediatico che si sia mai visto in Italia, ora il presidente del Consiglio si lamenta di avere “contro giornali e Tv” solo perché, di fronte al disastroso bilancio dei primi mesi di legislatura del suo esecutivo, qualcuno comincia timidamente a muovergli qualche critica. Per fortuna, come dimostrano i sondaggi, i cittadini sanno giudicare la realtà dei fatti, e non sono più disposti a farsi prendere in giro dalle bugie del Professor Prodi”.

Mara Carfagna

16/10/2006

(da www.ilpensatore.wordpress.com)

domenica, ottobre 15, 2006

Finalmente si è capito in cosa consistono i tagli alla spesa di questa Finanziaria. Forse riguardano l'enorme apparato burocratico della nostra amministrazione? No. Forse colpiscono gli impiegati statali nullafacenti che bivaccano in certi uffici pubblici? No.
Riducono la sicurezza!!! Ma certo, potevamo aspettarcelo dal governo Prodi un tale esempio di acutezza mentale! I tagli alla sicurezza previsti dalla Finanziaria comporteranno la chiusura di prefetture, questure e comandi provinciali dei Carabinieri...roba da rimanere senza parole...l'irresponsabilità di questo governo, toccato il fondo con le gaffe di Prodi, ora sta davvero iniziando a scavare.

Salo

venerdì, ottobre 13, 2006

AVVISO URGENTE! Marcello Pera ha depositato in Senato una Petizione Popolare contro il disegno di legge Amato, cioè contro la concessione della cittadinanza agli immigrati dopo soli cinque anni. Invito tutti quanti ad andare sul sito di Forza Italia, anche attraverso il mio banner, per firmare via internet o per scaricare il modulo cartaceo (che va poi compilato, firmato e spedito alla sede del partito).
Amato vuole aprire le nostre frontiere ad immigrati che, nel giro di cinque anni, senza esseresi integrati, vorranno comandare a casa nostra! Dobbiamo ribellarci, per il nostro futuro e per la nostra Nazione!
Noi vogliamo che la Petizione Popolare contro Amato raggiunga le 50000 firme: per questo c'è bisogno della partecipazione di TUTTI! Questo non è un invito rivolto solo a chi è di centrodestra, ma a tutti gli ITALIANI consapevoli del pericolo che stiamo correndo.
Facciamoci sentire!

Salo
Ora anche il governatore della Banca d'Italia Draghi ha bocciato questa Finanziaria targata Sinistra. E lo ha fatto, come dice giustamente Cicchitto, impartendo "una lezione di economia a Prodi, Padoa Schioppa e Visco".
Ma ovviamente i giornali per la maggior parte tacciono, dicono e non dicono, nicchiano, nascondono... Certo: quando al governo c'era Berlusconi, ogni occasione era buona per ingigantire le critiche, ora che c'è Mortadella invece...
Del resto, l'ottanta per cento della stampa italiana è più o meno di Sinistra e se a ciò si aggiungono gli altri domini rossi (magistratura, televisione pubblica, cultura, scuola, università, sindacati...) si spiega la cappa di potere sinistro che ci opprime e che limita da cinquant'anni la nostra democrazia.

Salo

martedì, ottobre 10, 2006

I maggiori economisti americani hanno bocciato la Finanziaria della Sinistra.
La maggior parte degli economisti europei (tra cui M. Monti) hanno criticato la Finanziaria della Sinistra.
Gli industriali, i cui esponenti maggiori in campagna elettorale avevano dato una mano a Prodi, si sono accorti che la Sinistra ha fatto una Finanziaria che li colpisce.
L' "Economist" ha fragorosamente bocciato la Finanziaria della Sinistra.

Mentre avvengono tutte queste prese di posizione, la stampa sinistrotta italiana che fa? E' in difficoltà, cerca di sminuire, tace, o, come il Corriere della Sera, mette le mani avanti: infatti era questo il succo del discorso fatto ieri da Panebianco nell'editoriale in prima pagina: noi abbiamo appoggiato Prodi, MA... e qui l'elenco (il credito di fiducia che gli abbiamo dato è finito, la Finanziaria non ci piace, eccetera eccetera...)
Ebbene, ho una sola parola in mente riguardo al Corriere della Sera e a chi lo dirige(colpevole di aver spostato certamente più di quei fatidici 24000 voti, ed ora con la coda tra le gambe perchè ha compreso il grave errore fatto): PATETICI!