lunedì, settembre 17, 2007


Lezione di satira.

Da sempre, una delle caratteristiche migliori del popolo statunitense è l'assoluta libertà di opinione, di critica e, quindi, di satira. Una satira che si concentra, in maniera a volte maniacale, proprio sulla stessa società americana! Insomma, al di là dell'Atlantico vanno oltre l'obiettività, si concedono l'esagerazione, ed innalzano continuamente un altare esilarante all'autocritica più cattiva: sanno cioè non solo ridere, ma ridere di se stessi. E' questa una qualità (una delle tante a dire il vero) che ci manca, come europei e come italiani.


Nell'ambito di tale feroce ritratto di se stessi, gli americani hanno partorito una delle serie tv più apprezzate in tutto il mondo e che dipinge con (a volte sadica) ironia, i difetti di una società molto vicina alla nostra: mi riferisco ovviamente ai mitici Simpson. Nessun tipo sociale, nessuna categoria e nessun partito sfuggono all'indagine pungente e spesso esagerata (ma giustamente la satira fa dell'esagerazione da sempre il suo pane quotidiano) di questa serie. Una serie che ora, per la prima volta, debutta sul grande schermo, con un film a tratti irresistibile, a tratti meno, ma comunque sempre impietoso nel ritrarre il nostro mondo.


Non è certo un caso che il personaggio nuovo del film sia un ridicolo ambientalista alla Pecoraro Scanio, un estremista verde potremmo definirlo, che crede di poter risolvere l'inquinamento limitando (fisicamente) la libertà e il progresso dell'uomo. Inequivocabile riferimento all'attualità, che ci ha appena proposto sia un politico raccontaballe che, per risollevare una carriera disastrosa, si fa bello (e ricco) prefigurando catastrofi inesistenti, mentre ha l'abitazione che consuma più energia nel suo stato (Al Gore), sia un popolo di scemi che crede alle sue frottole senza notare che i cambiamenti climatici avvengono da quando il nostro pianeta esiste.

Ma i Simpson, come sempre, se la prendono con tutti, anche quindi con l'altro estremo: cioè quei cittadini menefreghisti che inquinano senza rispetto la Natura. Tra i due estremi, bifolchi inquinatori (ed Homer stranamente c'è dentro...) da una parte e interessati (o scemi per davvero) catastrofisti dall'altra, si gioca tutta l'ironia della trama del film, mentre altre risate ci sono strappate dalle battute isolate o dalle homerate che durano un momento, ma ti sfiancano il diaframma dal divertimento.


Insomma, un film da vedere per tre motivi: imparare dai maestri americani come ridere di se stessi e fare un po' di sana satira; ridere di gusto; riflettere sui folli estremismi ambientalisti, ma anche sul rispetto che effettivamente merita l'ambiente.
Concludo consigliando la lettura di un ottimo articolo in merito, scritto dal direttorie dell' "Occidentale", Giancarlo Loquenzi.
Salo

17 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ho appena finito di vedere una puntata dei mitici Simpson su Italia1. Seguo da anni le vicende della famiglia Simpson, sin da quando ero bambino (ho 25 anni). Inizialmente ero attratto dal colore giallo, dalla comicità surreale, ma crescendo ho capito qual'è la vera chiave di lettura dei Simpson: la satira autoironica della società occidentale in genere e di quella americana nello specifico. Andrò sicuramente a vedere il film per divertirmi, ma anche per riflettere con ironia sulla nostra società. Noi italiani siamo bravi a ridere degli altri, ma diventiamo permalosi quando si parla di noi. Dovremmo imparare dai Simpson a non prenderci troppo sul serio!!! Doh!!!!

salpetti.wordpress.com

3:24 PM  
Blogger Luca Zerbato ha detto...

Sai Salo, purtroppo non viviamo in america, e capiamo solo meno della metà delle citazioni critiche e satiriche contenute nelle puntate dei Simpsons.
Sono un concentrato che si può apprezzare solo se si ha la possibilità di ragionare come chi li crea e li disegna.

Saluti.
Luca.

7:23 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Salpetti, sottoscrivo in pieno!



Luca, hai ragione, ma nonostante ci arrivino "alleggeriti" poichè non comprendiamo certe allusioni e citazioni, restano comunque una lezione per la nostra satira monocorde e la nostra autocritica inesistente...
Buona serata

7:50 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Credo di aver visto la maggior parte delle puntate dei Simpson, alcune delle quali anche cinque o sei o sette volte, ormai le conosco a memoria. E' un ritratto dell'America profondamente autoironico e assolutamente divertente. E' satira dura, ma non ideologica; cattiva, ma non berciante. Non ho ancora visto il film, che mi procurerò presto, e credo che il mio giudizio non potrà che essere confermato :-)
Un saluto!

9:20 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Siro, il film conferma la grandissima capacità ironica e l'altissimo livello di satira della serie tv. Ti consiglio di vederlo il prima possibile e ti auguro buona visione! ;)

9:26 PM  
Blogger tilt64 ha detto...

Caro Salo, i Simpson sono simpatici e da apprezzare proprio per il modo di utlizzare il trash in modo intelligente. Contesto solo una cosa dei commenti dei tuoi ospiti: non è vero che noi italiani non sappiamo accettare le critiche. Siamo i meno nazionalisti del mondo. Siamo sempre noi i primi a denigrare e discutere ancghe le cose buone che abbiamo (tipo la sanità, e lo dico perchè ci lavoro non per M.Moore).
Magari riuscissimo ad essere un po' più orgogliosi di noi: anche solo la metà dei nostri vicini francesi..
Un saluto

11:53 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Il film l'ho visto due giorni or sono.E lo aspetterò in DVD,PER RIVEDERLO QUANTE VOLTE VOGLIO.:D.

12:09 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Tilt, sono assolutamente d'accordo con quanto dici: noi italiani siamo sempre bravi a lamentarci di ciò che da noi non va e siamo un popolo senza un minimo di buon nazionalismo. Io volevo solo sottolineare come le nostre critiche non siano mai sottoforma di satira decente e di ironia anche solo avvicinabile a quella degli americani.



L'Altra Rossa, fai bene ;)

1:37 PM  
Blogger Giuliana Cupi ha detto...

Libertà di opinione? Non è l'America il posto dove hanno fulminato il ragazzo che dava fastidio a Kerry? Ed era Kerry, meno male, se era Bush quello era già sulla sedia elettrica...
Giuliana

2:03 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Giuliana, nel giudicare un sistema politico così come uno sociale o uno economico, io sono solito partire da un punto fermo: la perfezione non esiste. Posto questo, gli USA sono il miglior sistema democratico del globo, e non può essere un episodio uguale ad altri mille che ce ne sono da noi in Europa a farmi cambiare idea.

3:19 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Mitici Simpson!!! ;-)
Ho appena risposto al tuo commento sul mio blog... Scusa se rispondo ora, ma non so come mai eri fintito nello spam... ;-)
A presto!!!

9:25 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Concordo con quanto hai scritto..
A parte il fatto che "I Simpons" sono in assoluto il mio cartone animato preferito,sono daccordo sul fatto che gli americani siano molto più bravi di noi nel fare la satira..
La nostra è quasi sempre faziosa ed utilizza toni rancorosi e talvolta volgari nei confronti della controparte..
Quella americana mi sembra -nella maggioranza dei casi- più indipendente,ironica e graffiante..
Ovvio che il film non posso non vederlo!

Anche se politicamente è decisamente più sbilanciata rispetto ai Simpsons (la satira nei confronti dell'amministrazione Bush è evidente) ho trovato la serie "American Dad" veramente divertente..
Quando sopra ho scritto indipendente non volevo dire che tutta la satira americana sia bipartisan,ma che anche quando si concentra su qualcosa o qualcuno in particolare chi la fa non milita organicamente in una determinata componente politica..
O almeno..
Accade in misura molto minore rispetto all'Italia..

9:43 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Infatti Gohan, anche un personaggio stupido e che usa argomenti semplicemente falsi come Moore non crea danni particolarmente gravi, perchè gli americani sono abituati alla satira buona, sono allenati a distinguere una battuta da un'infamia e non si fanno prendere in giro (tanto che all'indomani del famoso film contro Bush...Bush fu rieletto con un margine considereolissimo!).

9:56 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Beh,su questo versante bisogna dire che in Italia Nanni Moretti con il suo "Il caimano" fatto uscire in concomitanza delle elezioni non ha fatto molto meglio!:-)

Quelli che non sopporto sono i personaggi come Beppe Grillo o Sabina Guzzanti..
Si credono intelligenti,brillanti,ironici..
Invece sanno solo ripetere banalità trite e ritrite credendo di rivelare chissà quali verità o chissà quali profondi concetti,sputando insulti sulla controparte in modo perlopiù volgare e per nulla ironico..
E non lo dico perchè ho votato per il centrodestra..

Anche nelle trasmissioni della Gialappa's o ne "Le iene" la satira è a senso unico,ma almeno lì le battute ti fanno morire dal ridere..
Viene utilizzata realmente un'ironia intelligente e brillante..

Ecco,quello che non sopporto è la figura del comico-intellettuale..

10:06 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Il comico intellettuale è la peggior figliolanza della sinistra nello spettacolo.
Sulla Guzzanti, mi chiedo con che faccia si ripresenti ancora con un film contro Berlusconi, ora che al potere c'è Prodi...pazzesco...infatti i comici italiani sono in panico senza Silvio al governo chi sfottono? ah no un attimo...sfttono comunque e sempre Silvio...bella coerenza!

10:14 PM  
Blogger Bobo ha detto...

non aggiungo niente, d'accordissimo con i giudizi sui "simpson", metto la firma su quel che dite dei "comici intellettuali" (e non salverei nemmeno la gialappa's)...

2:49 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

è vero,ogni tanto la Gialappa's esagera,però cose come "L'intelligente" sono delle perle assolute!

12:52 PM  

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