venerdì, marzo 07, 2008


Con Cuba la Chiesa sbaglia.





La recente visita del Cardinal Bertone a Cuba mi aveva dato fastidio per i troppi sorrisi e le latitanti critiche ad uno dei regimi comunisti ancora esistenti al mondo, ma mi ero consolato pensando al fatto che la Chiesa da sempre tiene aperta la via del dialogo, come strumento costante per salvare il salvabile, anche nelle situazioni più drammatiche.


Tuttavia ripensandoci bene, e soprattutto leggendo un recente articolo del liberale Armando Valladares, non posso non confessare a voi che mi leggete abitualmente il mio dispiacere verso un atteggiamento di alleanza passiva che dura nel tempo e che assume i gravissimi connotati di un silenzio colpevole verso i crimini impuniti della tirannia castrista.

Sapete che sono un cristiano praticante e che non mi piace chi attacca sempre la Chiesa per partito preso, senza riconoscerne mai i meriti. Ma in questo caso sono io il primo a riconoscere e a farvi notare che la Chiesa sbaglia, pensando di aiutare i perseguitati cubani tacendone le sofferenze e stringendo la mano al fratello di Fidel, che ha una vita da torturatore alle spalle.

Il Vangelo dice di sedersi a tavola con i peccatori e di essere pronti a perdonare tutti, anche gli assassini. Ma parlare con i criminali non significa coprirne le atrocità.





Old Whig



22 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Caro OW, il tuo sano idealismo forse non ti lascia intravedere il pragmatismo politico del Vaticano, che da sempre opera negli affari internazionali con una diplomazia molto più politica che religiosa.
Le recenti e moderate aperture del regime castrista alla libertà religiosa devono essere sembrate preziose alle autorità vaticane, che sono tra le poche entità politiche al mondo a non avere il "problema" delle prossime elezioni..
Un saluto

3:01 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Per la verità non avevo ritenuto oppruna nemmeno la visita di Giovanni Paolo II a Cuba.
Ciao,clem

11:57 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Caro PierPaolo, non credo alla tua generalizzazione, per il semplice fatto che quando c'è una crisi umanitaria in luoghi che non suscitano alcun interesse nè economico nè strategico, l'unica voce che si alza con costaza a richiamare le coscienze è proprio quella del Vaticano. Ti posso fare il recentissimo esempio delle violenze in Kenya, ma ce ne sono mille altri. Però purtroppo a volte la visione della Chiesa, che essendo composta da uomini può sbagliare, è errata. Ed è questo il caso di Cuba.
Questo errore nella gestione dei rapporti con Cuba poi, non si può spiegare come ipotizzi tu con le recenti timide aperture del regime, perchè (come si evidenzia nell'articolo linkato), la linea morbida della Chiesa rispetto alla dittatura castrista è una costante dai tempi della rivoluzione!
Un saluto


Ciao Clem, io penso che il problema non sia la visita in sè, che ci può stare, ma il fatto che durante la visita si abbia poco coraggio nel richiedere la libertà dei cubani e il diritto alla Fede per tutti i credenti.
A presto

1:11 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Condivido in pieno la tua analisi.
A Cuba la Chiesa ha sempre fatto una magrissima figura.
(Del resto non è la prima volta che intrattiene buoni rapporti con gente poco raccomandabile,tuttavia non mi metto a polemizzare.
Non se ne uscirebbe).
Complimenti per la chiusura del post, un discorso davvero ottimo.

9:41 AM  
Blogger Old Whig ha detto...

PL, grazie per i complimenti. A presto

11:36 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Proprio per il carattere universale dell'opera religiosa, anche l'attività politica del vaticano è a 360°, cosa della quale non si può non rendere merito. Attualmente infatti nell'Africa subsahariana la chiesa cattolica ha un grande problema rappresentato dalla "concorrenza" delle chiese Protestanti all'americana che con un approccio commerciale molto aggressivo stanno sottraendo fedeli e risorse all'opera di aiuto ed evangelizzazione che da sempre la vedeva protagonista.
Come vedi l'interesse "politico" c'è.
Questo senza voler sminuire i contenuti umanitari ovviamente.
Un saluto

1:17 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Caro Old,hai ragione nel dire che bisogna avere coraggio nell'affermare i diritti umani e la libertà quando si va in visita in Paesi totalitari,come,per esempio, non ha fatto la Bonino quando,da ministro, è andata in Cina.Ma proprio per rimanere all'esempio cinese,anche lì mi pare che la Chiesa sia abbastanza *timida* nel difendere la perseguitata Chiesa cattolica di quel Paese.
Un caro abbraccio,clem

2:20 PM  
Blogger Luca Zerbato ha detto...

Matteo, fermo restando che la diplomazia vaticana agisce come tutte le diplomazie del mondo, quindi cercherà di ottenere quello che gli serve, chiudendo uno o due occhi di fronte agli errori (seppur imperdonabili) del passato, c'è anche da dire che Raul Castro sta lasciando intravedere uno spiragli nelle relazioni estere di Cuba. Non è una svolta democratica, ma potrbbe essere il primo passo.
Perchè non provare a tendere la mano a chi la democrazia non sa come costruirla dal nulla?

Buona domenica.
Luca.

2:34 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

anche io ho pensato la stessa cosa caro old whig, ma col procedimento inverso: dapprima mi sono detto "ma che ci fa bertone a stringere le mani a cuba??", ma poi ho pensato che il popolo cubano (e non il suo regime) ha bisogno della vicinanza e dell'aiuto di tutti, Chiesa compresa.
l'obiettivo del vaticano è far annullare l'embargo statunitense, cercando di riallacciare i rapporti tra cuba e il mondo (che comunque, puntualizzo, si sono inclinati per colpa del regime e non degli stati esteri).

2:49 PM  
Blogger Tolomeo da Lucca ha detto...

Credo che l'interesse politico sia visto da noi laici. Ad opinione della Chiesa è importante poter operare a livello religioso presso qualsivoglia regime,per poter gettare dei semi che poi possano germogliare e diventare pianta,la pinata della fede.Persino ai tempi di Mao la Chiesa cattolica tentò un'operazione del genere,ma non vi riuscì,dato il carattere del tiranno cinese. Però riuscì a salvare alcune comunità che oggi prolificano. E' sbagliato pensare e proiettare gli schemi di noi laici e adoprare i nostri tempi per la quelli della Chiesa. Noi ragioniamo al più per qualche anno,in Vaticano ragionano sui secoli. Questa è una delle ragioni della sua forza.

9:14 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Luca, secondo me non bisogna farsi ingannare: gli spiragli che Raul Castro lascia intravedere non sono politici, ma economici: egli è un estimatore del modello cinese.
Buona settimana


Andrea, io non contesto il viaggio di per sè, ma proprio il fatto che nessuna parola sia stata spesa per affermare la vicinanza della Chiesa al popolo cubano che soffere la stretta del regime.
Per ciò che ha fatto, Bertone è parso più vicino alla classe dirigente cubana, che non ai fedeli perseguitati di quel Paese.


Tolomeo, il tuo discorso introduce un punto di vista nuovo ed interessante, che si può bene applicare a molti episodi e a molte scelte simboliche della storia del Vaticano. Tuttavia, nel caso di Cuba, la strategia della Chiesa è la stessa da sempre eppure i risultati mi sembrano impalpabili anche nel medio lungo periodo.

11:02 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

la chiesa ha con cuba,l'atteggiamento che ha con qualunque altra dittatura.

5:22 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

andrea, la Storia è colma di esempi che confutano la tua semplicistica affermazione.

5:37 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

La Chiesa, è andata a Cuba per tutelare i cattolici cubani però penso che abbia sbagliato quando Bertone ha chiesto agli Usa di togliere unilateralmente l'embargo.L'embargo va tolto solo quando i diritti umani saranno rispettati, altrimenti non ci'è nessuna forma di pressione su Cuba in tal senso.
Ciao OW

8:02 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Ciao Neoconservatore. Ovviamente sulla questione dell'embargo sono d'accordo con te. Sulla tutela dei cattolici cubani invece, essa dovrebbe partire da una denuncia della situazione atuale, non da uno o due occhi chiusi sul regime...
A presto

8:38 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Se vai a vedere nella Storia, la Chiesa cattolica ufficialmente si è sempre schierata purtroppo con il più forte contro il più debole, tacendo su efferati massacri, quando non rendendosene direttamente complice.

12:37 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Ciao Esperimento! Beh, non mi sembra che con Hitler la chiesa sia stata tenera...basta pensare al clamoroso oltraggio dell'"accoglienza a porte chiuse" in occasione della sua visita a Roma.
E per quanto rigarda l'URSS, se è caduto il muro i meriti se li spartscono Reaga e Giovani Paolo.

1:46 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

è altrettanto colma di esempi che la confermano

3:59 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Sì andrea, ma la generalizzazione l'hai fatta tu, non io :)

4:10 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

l'abbiamo fatta entrambi

6:22 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

"Per ciò che ha fatto, Bertone è parso più vicino alla classe dirigente cubana, che non ai fedeli perseguitati di quel Paese."
questo è poco ma sicuro! (bertone non mi è mai piaciuto)
poteva decisamente spendere qualche parola in più per il popolo cubano (a proposito, è notizia di oggi che ora anche a cuba è possibile avere un computer e un microonde! alta tecnologia socialista...)

9:22 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Andrea, fa tutto parte del piano di Raul Castro, che vuole apparire diverso, ma in realtà punta solo a seguire l'esempio cinese: apertura economica, ma mantenimento della dittatura comunista.

9:27 PM  

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