Chi ha paura di parlare dell'aborto?
Il sito dell' "Idea", uno spazio di riflessione per giovani conservatori liberali con cui da tempo collaboro, ha pubblicato un mio articolo sul tema dell'aborto, che io ritengo non eludibile nel dibattito politico di questo momento.
Potete leggerlo qui.
Old Whig
26 Commenti:
complimenti condivido ogni singola parola.
e gli abortisti-laicisti l'umanità non sanno nemmeno che cos'è....
Tema molto difficile: io già mi sono preso dell'eugenetico perchè sostengo che la scelta è dei genitori. il problema è che ti danno una PERCENTUALE di probabilità di malattia .... non c'è un sano o malato tra cui decidere. e alla fine nessuno ti può dire COME AGIRE. a questo punto che si fa? si vieta ai genitori la possibilità di DECIDERE? e chi ha titolo per farlo?
le leggi devono tener conto dei progressi scientifici, ma quanti sono quelli tra i prematuri che possono poi condurre una vita autonoma? io qui non ho risposte.... un saluto...
interessante articolo, ma permettimi qualche obiezione. sul fatto che della vita non si dovessero occuppare leggi e partiti ci è stata fatta una capa tanta un paio di anni fa, quando fior di commentatori e di cardinali ci hanno spiegato che su certi temi il popolo non è in grado di esprimersi.
se io fossi la bonino cercherei di convincere pannella a non partecipare a trasmissioni televisive o radiofoniche, perchè credo che faccia perdere più voti di quanti ne faccia guadagnare, ma stamattina aveva tutte le ragioni per essere imbufalito, e le giustificazioni di ferrara sono demenziali.
infine, se veramente ferrara non vuole solo fare notizia e godere del muro contro muro sulla 194, perchè non dice chiaramente che la moratoria che propone riguarda solo ed esclusivamente le pratiche abortistiche coatte di determinate nazioni? perchè invece di far intendere che la sua battaglia riguarda l'italia (e il nome "aborto, no grazie" mi pare del tutto orientato in questo senso) non parla di "aborto contro la volontà della donna"?
Ottimo intervento. Il punto aperto da Ferrara è dirmente per i destini dei nostri popoli:se siamo in grado di costruire un odello di svoluppo capace di concilaire famiglia e lavoro,nel rispetto del diritto alla maternità delel donne, o se si preferisce perseguire politiche eugenetiche che avrebbero fatto la gioia di Hitler e Stalin. Questo è il nocciolo della querelle,altro che la semplice legge 194. Quella serve da pretesto per aprire il dibattito.
Caro Old Whig,
sono molto contento del tuo intervento, che naturalmente condivido. Ci sto ragionando molto anch'io e sono arrivato alla conclusione che Ferrara sta offrendo all'Italia un'occasione unica per diventare veramente moderna. Ho paura che perderemo anche questo treno, ma per quel che mi riguarda io farò tutto il possibile per non avere rimorsi.
Un saluto
Andrea
Caro OW, ma dove cavolo stanno le donne? Perché queste battaglie sul loro corpo le fanno sempre i maschi? Che ci facciamo con quelle che la gravidanza la vivono? Quelle abbandonate, violentate o semplicemente impedite ad usare un contraccettivo?
Ma poi..lo possiamo usare un condom o ci sarà Ruini a ricordarci che ancora una volta è meglio astenerci, meglio ammalarsi, meglio fare un figlio indesiderato. Meglio la sessualità inconsapevole.
Ferrara è uno dei pochi che riesce a farmi perdere le staffe: è presuntuoso, maleducato, violento e vergognoso.
Insopportabile e impresentabile.
La cultura del maschio che ritorna. I diritti che devono scomparire.
Spero che faccia una tale magra figura da scomparire per sempre. Ma già so che non sarà così.
Quelli come lui trovano sempre nuove battaglie per restare a galla.
E' speculare a Pannella.
Solo che evidentemente lui non fa scioperi della fame.
Andrea, grazie.
Gabbiano, capisco che la tematica sia difficile, ma credo che proprio per questo sia necessario parlarne il più possibile, tenendo conto delle nuove scoperte e dei nuovi pericoli. Che poi robe come gli aborti selettivi sessisti in Cina non sono pericoli, ma già realtà!
Raser, posto che io non devo difendere Ferrara nè trovarmi sempre d'accordo con lui, credo che la sua proposta sia molto chiara e su due livelli ben distinti: egli da una parte giustamente sottolinea la necessità di ridiscutere la 194 in particolare, come legge vecchia, inadeguata e sistematicamente male applicata; dall'altra propone una moratoria mondiale che condanni gli aborti coatti, quelli sessisti e quelli eugenetici. Non c'è Fede nel suo discorso, non c'è doppio gioco: c'è solo una battaglia laica ed umanista.
Tolomeo, hai centrato il problema: per le stesse azioni Hitler è nell'olimpo del male, mentre la Cina ospiterà anche noi ai giochi olimpici. Per non parlare di Veronesi...
Piergiobbe, anch'io credo che Ferrara ci stia fornendo una grande possibilità, che va sfruttata per riaprire un tema imprigionato nell'oblio e nell'intolleranza dei laicisti cucitori di bocche e coscienze.
Tilt, non capisco davvero il tuo intervento: siccome siamo maschi, allora non abbiamo diritto ad intervenire nel dibattito sulla Vita, non dovremmo farci toccare il cuore dal problema più grave del momento??? Non abbiamo diritto ad indignarci??? Che la Chiesa predichi una "sessualità inconsapevole" è una sciocchezza poco degna di te: forse prima di attaccare chi non conosci dovresti leggere un po' di documenti vaticani, un po' di libri, un po' di encicliche. Scopriresti che la Chiesa, oltre a predicare una sessualità consapevole, non svenduta, è da sempre favorevole ad una procreazione responsabile, consapevole. Non ti va di leggere? allora evita di attaccare chi no conosci.
Il fatto stesso che chiami in causa la Chiesa è comunque indicativo della tua predisposizione al litigio e alla chiusura ideologica, non al dialogo ed al riconoscimento di un problema reale. Infatti la Chiesa in questa discussione non c'entra nulla, e il mio stesso articolo invitava a non farla entrare troppo nel discorso. La proposta di Ferrara è laica, capisci? LAICA. Nei suoi argomenti non c'è ombra di Fede, nè di dogma: ci sono solo constatazioni, riflessioni reali, umane. Puoi insultare Ferrara, può starti antipatico, ma così non risolverai il problema. E infatti nel tuo commento non hai nemmeno lontanamente intaccato il dilemma che dovrebbe essere al centro della questione: in Cina si sopprimono bambini a causa del sesso, ti pare umano? ti pare giusto? La 194 non viene applicata nella sua parte di prevenzione e di sostegno alla donna, ma anzi si è trasformata in una scusa per usar l'aborto come contraccettivo, ti pare umano? ti pare legale? ti pare laico? ti pare giusto?
Ed infine ti invito a piantarla con tutta questa retorica, con tutte queste falsità patetiche sulle donne stuprate o impedite: hai idea del numero degli aborti che ci sono ogni anno??? Hai idea? tutti stupri? tutti impedimenti? Ma per favore dai: se vuoi fare un discorso serio bene, altrimenti...
Ribadisco il mio giudizio su Ferrara: è violento ed impresentabile. E' un attacco ingiustificato ad un diritto conquistato dopo decine di anni di lotte delle donne.
In trent’anni, grazie alla legge 194, sono state evitate più di tre milioni di interruzioni di gravidanza e un milione di aborti clandestini, nella pratica dei quali un rilevante numero di donne avrebbe perso la vita.La 194 continua a far diminuire il numero di aborti ( da 235mila nel 1982 a 20000 nel 2006) nonostante il 60% dei ginecologi si dichiari obiettore (salvo poi praticare spesso aborti privatamente) e nonostante la cronica penuria di consultori soprattutto al sud e nelle isole.
Per quanto concerne la questione di genere, credo non sia difficile notare l'assenza delle donne (a parte poche sparute Binetti)tra le fila degli antiabortisti di prima linea.
Prova a chiederti perchè.
Non fare lo snob con me. Io leggo, forse non quanto te che ancora stai studiando, ma leggo.
Forse non ho usato il giusto termine per definire la posizione della chiesa in merito alla sessualità. Non inconsapevole. Piuttosto inadeguata. Antistorica.
Non sto litigando, esprimo solo l'indignazione per l'uso che ancora una volta viene fatto di un diritto acquisito per colpire le donne.
E poi: parliamo della Cina? Benissimo, allora lasciamo stare la 194. Vogliamo applicarla fino in fondo? Bene. Educhiamo ad una sessualità consapevole. Informiamo sulla contraccezione. Aumentiamo il numero dei consultori.
Non sarà utile l'argomento delle violenze. Ma tu credi che una 20enne abortisca come va in discoteca?
A presto
Cito da un mio post
"In trent’anni, grazie alla legge 194, sono state evitate più di tre milioni di interruzioni di gravidanza e un milione di aborti clandestini, nella pratica dei quali un rilevante numero di donne avrebbe perso la vita...La 194 continua a far diminuire il numero di aborti ( da 235mila nel 1982 a 20000 nel 2006) nonostante il 60% dei ginecologi si dichiari obiettore (salvo poi praticare spesso aborti privatamente) e nonostante la cronica penuria di consultori soprattutto al sud e nelle isole."
Non fare lo snob: non leggerò quanto te che stai ancora studiando, ma qualcosina la leggo anche io. E se sono qui è per discutere pacatamente con te ed i tuoi ospiti. Ma spero mi consentirai di esprimere tutto il mio dissenso per questa orribile iniziativa di Ferrara.
L'ennesimo maschio che ritiene di poter sindacare pesantemente sul corpo delle donne. Prova a pensare quante donne aderiscono alla sua iniziativa. Quante intellettuali?
Tutte immorali? Tutte assassine?
Parliamo della Cina? benissimo.
Allora però lasciamo stare la 194. Applichiamola, sono d'accordo: apriamo più consultori soprattutto al sud. Facciamo in modo che ci siano sempre medici disponibili. Riduciamo le liste d'attesa per le IVG. Insegnamo ai giovani ad usare i contraccettivi in modo che possano decidere di far figli quando possono e vogliono.
A sentir parlare Ferrara, ogni donna sembra pronta ad abortire come a rifarsi le unghie.
Se su 20mila aborti, anche solo 10 sono frutto di violenza sulla donna(e son ben di più)questo è già un buon motivo per renderli possibili.
La 194 è un’ottima legge e non va cambiata.
Quanto agli aborti terapeutici, al pari della possibilità di fare diagnosi prenatale nei casi di fecondazione assistita, essi rappresentano non un atto eugenetico, bensì il contributo della scienza alla qualità della vita umana. Non capisco cosa ci sia di “etico” nel costringere bambini malati e loro famiglie ad una vita infame di sofferenza. Questo senza impedire a chi invece ritiene di doverla fare, di far nascere e sopravvivere anche persone gravemente malate.
Un saluto
continuo a non capire dove vuole arrivare Ferrara, l abolizione dell aborto?per lo meno utopico.Una moratoria?non ne vedo il senso.Oppure una semplice battaglia intellettuale?
No, no capiamoci bene:
io mi riferisco nei casi di MALATTIA del feto. quello selettivo in caso di SESSO è una mostruosità...
io mi riferisco a coloro che scelgono l'aborto perchè non se la sentono di allevare un figlio menomato: il problema è che NESSUNO è in grado di dirti la VERA ENTITA' del problema, quello a cui si dovrà fare fronte. Io non mi sentireri di autorizzare nessuno al di fuori dei genitori, per decidere una cosa del genere...
a me fanno cascare un po' le braccia quelli che pretendono che GLI ALTRI si accollino il dovere di allevare un figlio IN QUALSIASI CONDIZIONE sia.... con la sentenza che si può vivere SERENAMENTE anche con gravi malattie.... ecco questa a me pare una grande cavolata.
ciao
caro ow, del tuo articolo non emerge un passaggio, o almeno io non l'ho colto chiaramente: tu come ti poni di fronte all'aborto in senso lato? aboliresti, cioè, la 194? ritieni che l'aborto costituisca un atto giudiricamente illecito, oltre che eticamente condannabile, oppure ritieni necessaria la presenza nel nostro ordinamento di una legge che regoli la materia?
etendard
aggiungo che la manovra di ferrara non mi affascina: rimanendo in tema di scelta come fai a stabilire CON UNA LEGGE chi può decidere se interrompere o meno? cosa fai con una legge? torni a negare l'aborto tout-court? perchè per chi fa una questione di principio pure un feto concepito con una violenza carnale "è innocente" quindi la madre mai potrebbe metterlo in discussione.
davvero non so...
da ultimo le posizioni alla "isa ferrari vs bignardi" che relegano "il maschio" (detto con quel tono sprezzante e di superiorita') a ruolo di "fuco telecomandato"... presente quando serve, attivo o passivo a seconda delle esigenze, che deve stare zitto quando la "REGINA DECIDE".... beh ecco... mi pare proprio degno del retaggio sessantottino di certe cretine....
scusa Whig, ma certe volte proprio non c'è limite al peggio....
Ciao Ow
condivido il tuo pezzo. Parlerò dell'argomento anche sul mio blog.
Vorrei proporre di seguito una questione di metodo per affrontare il problema.
1) Distinguere due piani: quello culturale e quello della sintesi politica.
Il primo non ammette sconti, impone di parlare con chiarezza e senza tatticismi.
Da questo punto di vista, non ho problemi a dire quello che penso sull'aborto e la legge 194: l'aborto è l'eliminazione di un essere umano, e la 194 legalizzando tale eliminazione è "integralmente iniqua", come disse La Pira. Molti vogliono negare che la persona sia tale dal concepimento, ma intanto non c'è unanimità di vedute su quando in alternativa un inidividuo dovrebbe diventarlo.
Ci sarebbe poi molto da discutere sul modo in cui si arrivò a tale legge, con la diffusione di cifre sballate che arrivavano a parlare di 1 milione di aborti clandestini e oltre 20000 donne morte per questa causa. Sul piano culturale, perciò, mi interessa pochissimo che il 75% delle persone non la pensi come me.
Sul piano della sintesi politica invece bisogna invece puntare al migliore risultato possibile, con sano realismo.
2) Evitiamo, da una parte e dall'altra, di creare un clima violento verso chi non la pensa come noi. Inorridisco quando sento gli abortisti accusarci di bigottismo, oscurantismo, ruinismo, mi passa la voglia di discutere con chi lancia epiteti. Cerchiamo di non fare lo stesso errore: per esempio, non mi piace parlare di "omicidio" a proposito dell'aborto, perchè così si evoca un clima pesante (sulla stessa linea si è espresso recentemente il Cardinale Ruini). Non dimentichiamoci che nella stragrande maggioranza dei casi l'aborto è un dramma per la donna, a cui si arriva non di rado per seri motivi sociali od economici, nell'abbandono più totale. Non me la sento di puntare il dito: verità e misericordia devono andare di pari passo.
Ciao
Emanuel
Io credo, caro Matteo, che Ferrara sia un gran volpone. Gli serviva un tema per tastare la disponibilità dei due schieramenti che si stanno formando a farlo salire sul carro. Cosa meglio di un tema etico, e quale tema etico migliore se non quello dell'aborto?
Ed ecco che sulla scena politica fa la sua comparsa un tema che solletica i cattolici di entrambi gli schieramenti.
Tra l'altro pare che Ferrara il suo scopo l'abbia ottenuto. Berlusconi, nonostante abbia dichiarato nei giorni scorsi che la legge non si tocca, pare stia proponendo un ingresso del peso massimo nel PdL. Garanzia: il ministero della Salute. Io, onestamente, mi auguro che non glielo diano. Non se lo merita. Almeno fossero 20 anni che si batte per cambiare la legge. No, lui pensa, con 20 giorni appena di campagna contro l'aborto o con la minaccia di pubblicare in prima pagina sul "Foglio" i propri testicoli, di meritarsi un ministero o la carica a sindaco della Capitale.
Mi pare un tantino esagerato...
Buona giornata.
Luca.
suvvia, ferrara sta facendo propaganda e creando confusione e disinformazione ad hoc. liberissimo di farlo, per carità, ma anche molto cinico, per uno che si ammanta del valore etico della sua battaglia
ciao matteo
e scusa ritardo, ma la connessione in questi giorni mi tira brutti scherzi. passo per salutarti e ringraziarti del passaggio da me, sperando di risolvere quanto prima i problemi con questo diamine di computer. in modo da farti visita con la stessa continuità di prima.
un abbraccio, GB
Chiedo scusa a tutti per il ritardo nella pubblicazione dei commenti, ma ho problemi di connessione.
Mi pare di poter rispondere a tutti allo stesso modo, poichè c'è un equivoco che riguarda tutti.
Io non sono Ferrara, non lo difendo nè devo essere necessariamente sempre d'accordo con lui. Riconosco semplicemente il suo merito, che è quello di aver riaperto il dibattito. Il mio articolo vuole solo sotolineare come sia positivo parlare di questo delicato argomento, mentre c'è chi vorrebbe far tacere politici e coscienza.
A Tilt in particolare, che chiama in causa il diminuito numero di aborti, rispondo che esso è chiaramente dovuto al maggior uso di contraccettivi, non certo alla 194, che gli aborti li autorizza!
Se davvero il problema è rendere possibile l'aborto per le donne vittime di violenza allora perchè la 194 permette l'aborto a tutte, tanto da aver trasformato questa pratica in una sorta di contraccettivo dei tre mesi dopo???
Infine, i bambini gravemente malati. E' pieno di persone ritardate, o meglio diversamente abili, che sono più felici di me e di te messi insieme, che frequentano addirittura l'università o che lavorano, che si sono costruiti una vita ed hanno diritto a viverla al di là di ogni analisi-ghigliottina.
Chris, buona la terza, a cui va aggiunta l'applicazione seria e completa della 194.
Gabbiano, condivido in parte quanto scrivi, soprattutto sul ruolo di moccioso all'angolo assegnato all'uomo.
Etendard, certo che la abolirei, ma questa è una mia opinione personale. quello che non riesco a far capire a molti commentatori, è che invece tutti dovremmo esser felici per la riapertura del dibatttito su un tema che negli ultimi trent'anni ha avuto una certa evoluzione.
Emanuel, sottoscrivo in pieno. La mia ira si abbatte solo su coloro che non vorrebbero che se ne parlasse, su quelli che vorrebbero tapparci la bocca, non su chi la pensa diversamente.
Luca, nel mio articolo invitavo a lasciar perdere la nostra simpatia o antipatia per Ferrara: qui la questione è una legge vecchia, male applicata, e un genocidio selettivo in Cina. Questi sono i due poli della discussione. Di fronte a ciò il posto di Ferrara mi interessa poco.
Raser, attento quando parli di disinformazione: mi pare che se ne sia fatta molta di più in occasione del referendum di trent'anni fa, come giustamente ricorda Emanuel nel suo commento.
GB, nessun problema. A presto
"E' pieno di persone ritardate, o meglio diversamente abili"
Matteo, non confondere le due cose. I diversamente abili sono persone ipovedenti, ipoudenti, disabili in carrozzina (tutti dei bei termini politically correct), non i ritardati.
Posso essere d'accordo che alcuni ragazzi affetti in modo lieve da Sindrome di Down (che può colpire in modo più o meno esteso e causare sia ritardi di lieve che di media entità) riescono a frequentare l'università. Posso essere d'accordo che altre sindromi genetiche che colpiscono anche il sistema neurologico non compromettano del tutto le capacità cognitive.
Ma da qui a dire che il mondo in cui vivono le persone con ritardo mentale sia una realtà di rose e fiori in cui tutto è bello e ammantato di felicità mi pare davvero esagerato.
E il problema, a quanto pare, sta proprio qui. A Ferrara gliene sbatte poco dell'aborto, vuole un posto in parlamento. E se per ottenerlo deve proporre la revisione di una legge come quella sull'aborto, poco importa.
Ma mi pare assurdo impedire l'aborto di feti che presentano malattie che invaliderebbero pesantemente la vita futura dell'essere umano che nascerà. Perchè equivale a dire di metterlo al mondo solo per farlo soffrire. Questa mi pare la vera mostruosità, non l'aborto.
Ciao Ow
vorrei fare una precisazione: il tuo articolo mi sta benissimo, non pensavo a te nel mio intervento. Erano solo osservazioni di carattere generale.
Ciao
Emanuel
Complimenti.
Anche io ho scritto un post sull'argomento.
In esso tuttavia mancavano alcuni spunti interessanti che ho potuto ricavare dalla tua pubblicazione.
Grazie.
Personalmente penso che questa sia una delle più importanti "battaglie" del nostro tempo.
Inoltre la ritengo una battaglia molto laica.
Infatti non c'è bisogno della Chiesa per tutelare un valore come la vita.
Da liberale, quindi da avversario della Chiesa, ritengo che oggi si debba lottare per riaffermare la centralitaà dei 3 diritti alla base del giusnaturalismo...
Vita, Libertà e Proprietà.
(E visto che la vita come valore è accettato anche dalla Chiesa, se vogliono possono accodarsi a lottare con noi.
In materia di libertà e proprietà purtroppo i cattolici non saranno a nostro fianco.
Ma ce la caveremo).
Caro OW mi scuso per il doppio post. Dopo il primo mi aveva dato un messaggio di errore.
"equivale a dire di metterlo al mondo solo per farlo soffrire"
Luca, questa è una forzatura che mi pare inaccettabile. La vita di tutti è sofferenza e chi siamo noi per decidere che la vita di un malato non è degna di essere vissuta? La vita è un suo diritto e nessuno può giudicare se egli la possa vivere o no. L'esempio che portavo si riferiva proprio ai down, che in grandissimo numero sono felici della loro vita ed affrontano la loro malattia in modi così coraggiosi e volenterosi che a volte mi sento quasi in imbarazzo di fonte a loro, per le mie frequenti pigrizie o tristezze immotivate. Se decidiamo arbitrariamente che i down non devono vivere e li sopprimiamo prima della nascita sistematicamente non faremo un servizio all'umanità, ma anzi torneremo indietro di millenni, ad una certa rupe Tarpea.
Emanuel, avevo intuito, nessun problema. A presto
PensieroLiberale, mi fa piacere che la pensi così. Infatti il mio articolo si chiude proprio ribadendo che la battaglia per la vita non ha nulla a che fare con la Fede e che i veri laici, se sono furbi, non possono regalare un tale argomento alla sola Chiesa Cattolica.
Tilt, figurati ;)
Concordo con pensieroliberale e con te, caro Ow: il diritto alla vita è una battaglia laicissima, che più laica non si può. In una mia lettera alla Provincia Pavese, che pubblico sul mio blog, cito le affermazioni di un grande laico, Norberto Bobbio, rilasciate al Corriere della Sera l'8 maggio 1981. Una su tutte: "Mi stupisco che i laici lascino ai credenti il privilegio e l'onore di affermare che non si deve uccidere".
A presto
Emanuel
li sopprimiamo prima della nascita sistematicamente non faremo un servizio all'umanità
ecco qui è il punto nodale: POTENDO FARLO selezionando EVITEREI addirittura il concepimento (io sia chiaro) se una coppia si SENTE di poter affrontare pure quello... non glielo imporrei certo.
Come non vorrei imporre a qualcuno di far nascere PER FORZA un figlio malato.
la realtà pone già tante difficoltà e amarezze... partire con degli handicap non la vedo come una grande prova di amore....
ciao
Matteo, non intendo dire che i feti colpiti da Sindrome di Down vadano abortiti.
Però non è nemmeno esatto affermare che "in grandissimo numero sono felici della loro vita ed affrontano la loro malattia in modi così coraggiosi e volenterosi che a volte mi sento quasi in imbarazzo di fonte a loro, per le mie frequenti pigrizie o tristezze immotivate". Sono felici, certo, sempre col sorriso sulle labbra. M ciò accade solo ed esclusivamente perchè il loro sviluppo cognitivo si ferma solitamente all'età di 5-6 anni, nei casi migliori a 7-8. Difficile farsi carico dei problemi della vita, se ragioni come un bambino di 4^ elementare...
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