venerdì, marzo 21, 2008

America nella sana laicità. Europa tra estremismo laicista ed estremismo clericale.



Molto spesso si sente parlare di laicità come contrapposta al fondamentalismo religioso, all'invadenza dei cleri, al potere temporale delle guide spirituali.


In realtà la laicità non si oppone solo a questo, ma anche all'estremo opposto, cioè a quel laicismo intollerante che vorrebbe escludere i valori religiosi dal dibattito pubblico. Chi assume questa posizione dimentica che le stesse democrazie occidentali poggiano su valori religiosi e che tagliare le nostre radici senza sostituirle con nulla porta ad una deriva difficilmente controllabile, che rischia di mettere in discussione gli stessi diritti fondamentali degli esseri umani.


La vera laicità è dunque una sana moderazione, che separa nettamente lo stato da qualsiasi chiesa, ma che contemporaneamente riconosce a valori religiosi patrimonio collettivo un ruolo importante nella vita politica.


Riflettendo su questo mi sembra evidente la differenza tra Europa e Stati Uniti: mentre noi siamo sballottati da un estremo all'altro, con politici che o pendono dalle labbra della Chiesa oppure negano qualsiasi spazio pubblico per i valori cristiani, invece negli USA stato e chiesa sono doverosamente divisi ma religione e politica si intrecciano in un rapporto positivo.


Proprio sul tema della vera laicità americana e di quella malata europea è intervenuto recentemente il Professor Emilio Gentile, che in un'intervista all'Occidentale dice:


"L’America è il primo paese ad essersi fondato sulla dichiarata separazione tra Stato e Chiesa senza che questa implicasse, allo stesso tempo, alcuna separazione tra religione e politica.


In Europa, invece, il processo di separazione dello Stato dalla Chiesa è avvenuto con modalità differenti e molto più lentamente. In alcuni casi non è mai avvenuto, come nell’Inghilterra anglicana o nelle monarchie nordiche luterane, o è avvenuto in maniera estremamente conflittuale, come in Francia e in Italia.
E’ stato questo a determinare la separazione tra politica e religione."


Queste parole ci portano a notare le difficoltà sia storiche (un certo liberalismo ideologicamente anticlericale, una Chiesa cattolica invadente) sia presenti (una certa religione nettamente maggioritaria) che ci hanno allontanato e ci allontanano ancora dal modello di sana laicità americano.
Old Whig

24 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Condivido pienamente la tua analisi.
Bravo come sempre.
Buone Feste.

2:58 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

bello e condivisibile.
spicca il volo anche grazie al passaggio del prof gentile che hai inserito.

il nodo lo hai trovato ma è sia soluzione che problema:

"La vera laicità è dunque una sana moderazione, che separa nettamente lo stato da qualsiasi chiesa, ma che contemporaneamente riconosce a valori religiosi patrimonio collettivo un ruolo importante nella vita politica"

voglio dire che è "soluzione",perchè moderazione e separazione tra stato e chiesa sono auspicabili e risolutive...

ma è "problema"in quanto i valori religiosi con un ruolo importante nella vita politica,sono necessariamente fonte di conflitto soprattutto nell' ambito delle questioni sociali e di coscienza.
non credo che ci sia bisogno di fare esempi

7:03 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

PL, grazie, sapevo che avresti apprezzato ;)
Buona Pasqua anche a te!


andrea, mi fa piacere che tu sia concorde. Anche io condivido la tua osservazione, ma credo che, anche se la sfida è ardua, vale la pena di affrontarla, perchè una politica senza valori sarebbe delegittamante sè medesima.

8:10 PM  
Blogger Chris ha detto...

credo che quando la politica vada a toccare aspetti etici,il suo compito debba essere unicamente propositivo e tralasciare qualsiasi tipo di imposizione.
Faccio un esempio:coppie sposate e coppie conviventi .Lo ha stato,i politici,hanno il dovere di mettere a disposizione dei cittadini la liberta' di scelta.Dare la possibilita' ad entrambe di godere degli stessi diritti e DOVERI (chissa' come mai ci si dimentica sempre del secondo aspetto).Questa possibilita' va data tramite una semplice votazione popolare affinchè i cittadini scelgano loro stessi il tipo di societa' in cui vivere.Questo tipo di approccio secondo me ha per lo meno due aspetti positivi,sgravare i politici da estenuanti lotte e dibattiti che spesso e volentieri distolgono l attenzione da problemi ben piu' gravi.Il secondo,da la possibilita' concreta al mondo politico di conoscere piu' a fondo la realta dove opera .

9:07 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Chris, l'esempio che porti è un ossimoro. Se davvero le coppie conviventi, come scrivi tu, volessero gli STESSI diritti e doveri di quelle sposate, allora il problema non sussisterebbe, perchè potrebbero sposarsi! Inrealtà loro vogliono gli stessi diritti, ma molti meno vincoli e doveri! Questa è la verità e qui sorge il problema. Perchè un marito ed una moglie si sono prima di tutto assunti un dovere di fronte alla società. Per questo il matrimonio non va svilito, affiancandogli una copia sbiadita dispendiosa in termini di protezaioni economiche e molto libera in quanto ad impegni da assolvere.

9:46 PM  
Blogger Chris ha detto...

esistono persone non credenti,come il sottoscritto,che non mettono piede in chiesa neanche per i funerali(non scherzo),parita' di diritti equivale ad una possibilita' di scelta.Nessuna imposizione quindi.Si è liberi di sposarsi oppure no.Chi è credente seguira' la via classica.Una parita' di diritti non equivale a sminuire la famiglia tradizionale.
Anche una coppia riconosciuta legalmente si prende carico di un dovere fronte alla societa',non vedo alcuna differenza.Rispetto per i credenti e non.
A volte mi chiedo perchè bisogna avere paura di un allargamento delle possibilita'.
ps quando parlo di coppia intendo uomo-donna.

10:17 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Complimenti, Matteo.Secondo Thomas Jefferson, estensore della Dichiarazione di Indipendenza americana nel 1776:*il Congressso non emanerà alcuna legge che istituisca una religione o ne impedirà il libero esercizio*.Questo, secondo me, deve essere il principio base che separa la Chiesa dallo Stato.
Un caro saluto, clem

10:18 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Ma scusa Chris, che c'entra la Fede in tutto questo? Il matrimonio civile è già un fatto laico!

10:32 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Clem, Jefferson ci casca a fagiuolo ;)
A presto

10:33 PM  
Blogger Loverman ha detto...

Passo per Augurarvi BUONA PASQUA.

11:09 PM  
Blogger Chris ha detto...

centra fin troppo la fede quando sento che le coppie conviventi non sono nulla a confronto delle coppie sposate.

12:10 AM  
Blogger Chris ha detto...

Bel post. Condivisibile in molti suoi punti. L'argomentazione di Gentile però non basta, bisognerebbe scavare più a fondo. Ora però è troppo tardi. Magari scriverò qualcosa più avanti. Ne approfitto per augurarti buona Pasqua. Ciao:)

12:23 AM  
Blogger Old Whig ha detto...

L'Altra Rossa, grazie auguri sinceri anche a te!



Chris, il matrimonio è un istituto giuridico laico, aperto ad atei, agnostici, credenti: è l'accettazione di un compito sociale, non certo spirituale.
Quello delle differenze tra coppie sposate e coppie conviventi non è un discorso di Fede, ma casomai di diritto: le prime hanno vantaggi e tutele perchè si assumono un impegno forte e dei doveri chiari; se per le seconde si pretendono gli stessi vantaggi ma senza l'assunzione dei doveri allora non ci sto! Nell'ipotesi da te espressa, secondo cui le coppie conviventi sarebbero disposte a ricevere non solo i diritti, ma pure i doveri di quelle sposate, beh...allora il problema non si porrebbe, perchè potrebbero tranquillamente usufruire dell'istituto giuridico che già esiste, il matrimonio appunto.



Chris, grazie della visita! Non mi perderò il tuo eventuale approfondimento.
A presto e buona Pasqua anche a te!

11:19 AM  
Blogger Chris ha detto...

abbiamo divagato un po',ma bene,tornando al mio primo post.Avevo messo l accento sulle proposte piuttosto che le imposizioni.La parola imposizione è forse troppo forte ma rende l idea.
vorrei conoscere la tua posizione sulle mie proposte

1:37 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

ottimo post salo, ma non lo condivido al 100%.
penso che il rapporto tra Chiesa e stato necessiti di un ulteriore, massiccio rafforzamento.
la Verità non è relativa e non è negoziabile ;)

1:55 PM  
Blogger articolo21 ha detto...

Fai sempre delle buone riflessioni. Buona Pasqua.

6:10 PM  
Blogger articolo21 ha detto...

Fai sempre delle buone riflessioni. Buona Pasqua.

6:10 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Buona Pasqua,
bellissimo post lo condivido in pieno
E' una delle cose che amo dell'America questa separazione stato chiesa e la contemporanea religiosità diffusa che permane la società americana.
Penso sia uno dei suoi punti di forza.

Kennedy una volta ospitò tredici premi nobel alla Casa Bianca e durantelacena disse loro solo una volta in queta stanza c' è stata una "concentrazione" d'intelligenza più alta di quella che c'è ora: quando T.Jefferson cenava da solo

7:06 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Buona Pasqua di Resurrezione Old Whig!

2:34 PM  
Blogger Francesco Candeliere ha detto...

Un esempio da seguire il laicismo americano:fatti non parole.
In Italia si è definito del laico chi non voleva il Papa alla sapienza....!!!Pensa tu,che laicismo è questo???
Auguroni di Buona Pasqua e di Buona Pasquetta Old Whig

1:13 AM  
Blogger Old Whig ha detto...

Chris, io credo che i temi etici dovrebbero essere sempre presenti nel dibattito pubblico. Se la politica è la ricerca del bene comune, come può prescindere dall'idea di uomo, di diritto alla vita e di tutela della famiglia che ogni politico ha? A volte bisognerebbe parlare un po' meno di tassi e di tasse e un po' più di Vita e Famiglia.
Sull'idea di lasciare le decisioni etiche alle votazioni poi, mi trovi assolutamente contrario: l'etica non si fa a colpi di maggioranza! Un referendum potrebbe pure permettere dal punto di vista legale l'omicidio, ma esso resterebbe sempre dal punto di vista morale orrendo. E la Storia è piena di casi in cui la maggioranza ha sbagliato (basta pensare che i Nazisti in Germania le elezioni le vinsero).


Andrea, la Verità non è relativa e non è negoziabile, su questo sono d'accordo. Ma come la Chiesa ha il diritto di ricercare la verità suprema, cioè dio, allo stesso modo lo stato ha il diritto di non vedere usurpati i suoi compiti dal clero. Un più fruttuoso rapporto tra religione e politica passa per questo da una più netta separazione tra Chiesa e Stato, come in America.


Artocolo21, grazie per i complimenti e per gli auguri.


Neoconservatore, sicuramente la presenza dei valori religiosi nel dibattito pubblico americano è possibile perchè non essendoci una chiesa più forte delle altre la laicità è sempre garantita.
Jefferson lo sapeva bene.


Grazie Michelangelo. A presto


Francesco, infatti il nostro laicismo è una deriva illiberale ed antireligiosa, che nulla ha a che fare con la sana laicità.
Grazie per gli auguri!

3:34 PM  
Blogger Van der Blogger ha detto...

Bel post ;-)

Ma non è una novità.

6:42 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

carissimo Matteo,
ritornato al computer passo subito a salutarti e a scusarmi per non essere passato da te per gli auguri di Pasqua. perdona il mio ritardo, dovuto anche ad alcuni impegni familiari durante le feste. E anche all'episodio che ha colpito la mia zona. ti abbraccio con immenso affetto e ci ri-sentiamo presto.

GB

5:59 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Van, putroppo le cause son profonde e i tempi di guarigione scoraggianti...


GB, tranquillo, anch'io sono stato molto occupato ed assente da internet negli ultimi quattro gg...
Un abbraccio

3:51 PM  

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