domenica, gennaio 06, 2008

"Che l'aborto sia un omicidio non è quello che penso: è una verità oggettiva, sperimentalmente verificabile da chiunque, basta osservare un'ecografia. A causa di questa evidenza, appiccicare l'infamante marchio di baciapile a chi, come me, dice che l'aborto è un omicidio, è una reazione sterile, inefficace e un po' vigliacca da parte di chi non ha altri argomenti se non quello di squalificare come retrogrado e bigotto chi lo mette di fronte a un fatto incontestabile.
La fede religiosa qui conta zero, anzi meno di zero: ripeto, bastano gli occhi e la ragione per rendersi conto che con l'interruzione di gravidanza si distrugge una vita che è già cominciata."
Michele Brambilla

20 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

un'ecografia non risolve il nocciolo del problema, se non in un momento così tardo che neppure il pro-choice più accanito accetterebbe l'idea di permettere ancora l'interruzione di gravidanza...

9:57 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Benvenuto John. Io credo che il diritto alla Vita venga prima di qualsiasi altro diritto o libertà.
Inoltre, la questione dell'aborto assume oggi un profilo ancor più sinistro, a causa delle nuove tendenze eugenetiche e sessiste con cui viene usato rispettivamente in Europa ed in Cina.

Il fatto che si sia riaperto il dibattito sul tema è molto positivo; per troppi anni è calato il silenzio su uno dei crimini peggiori dell'umanità.
Questo non significa che alla fine si debba necessariamente abolire la legge sull'aborto; ma certo essa va rivista. E a livello internazionale bisognarebbe operare pressioni sui Paesi che, come la Cina, praticano l'aborto di massa come mezzo di pianificazione demografica e sociale.

10:18 PM  
Blogger Emanuel ha detto...

Ciò che dice il post mi richiama ciò che disse Ghandi, un non cattolico:"mi sembra chiaro come la luce del sole che l'aborto è omicidio".
Per John: non è vero che l'ecografia non risolve il problema. Alcuni sono disposti ad accettare l'aborto fino al sesto mese ed oltre (la stessa legge italiana lo prevede fino al sesto mese in alcuni casi). Prendiamo il caso dell'aborto a nascita parziale: si induce una gravidanza parziale, si aspira il cervello del bambino e poi si completa l'uscita. Questa pratica orribile è praticabile fino al nono mese, e prima di una legge del 2002 (del 2002!!!!!) era legale negli Stati Uniti (!!!!!).
A dimostrazione del fatto che la realtà supera talvolta l'immaginazione.
Ciao
Emanuel

11:50 AM  
Blogger Chris ha detto...

piu' che i discorsi pro o contro,ci stanno per carita',credo che la cosa peggiore sia fare scivolare il tema dell aborto in una qualche zona grigia di una legge.Un vuoto legislativo insomma.
Renderlo illegale sarebbe un grande errore,ma avere una legge chiara entro la quale operare è d obbligo.

12:43 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

ciao Matteo!
e mille garzie per il tuo passaggioo e commneto. ho ripreso e ho pescato (spero) un gustoso retroscena su Fassino...

cmq ho preso davvero a cuore il caso Tyssen; perchè penso che sia ora per il centrodestra di caricarsi del problema dei lavoratori lasciato dopo anni in cui le forze meno riformiste della sinistra non hanno colto la difesa dei singoli piuttosto che di astratte categiorie generalizzate.

a presto e un salutone, GB

12:45 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Esatto..
Ho letto anchio l'articolo di Brambilla ed è pienamente condivisibile.
Per troppo tempo siamo stati fermi di fronte al genocidio silenzioso ma adesso è ora di agire..

1:41 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Emanuel, il tuo esempio dimostra ancora una volta come sul tema dell'aborto la legge invecchi presto e come spesso sia scavalcata da nuove pratiche e tecniche non contemplate, ma nemmeno espressamente proibite, poichè non ancora esistenti al momento della stesura e dell'approvazione della stessa. Quindi il dibattito su un tema del genere deve essere riaperto, a maggior ragione in Italia, dove la legge è vecchia e male applicata.
Un saluto



Chris, io credo che vadano fatte due distinte cose: applicare nella sua totalità la 194 in Italia, e magari correggerla leggermente per rispondere al nuovo pericolo di deriva eugenetica; portare presso le Nazioni Unite la questione della sacralità della Vita umana e pretendere che sia espressamente condannata la cultura dell'aborto.
Si tratta di una battaglia laica, razionale e profondamente umanista.



Stonato, ribadisco il mio sostegno ;)



Michelangelo, negli ultimi trent'anni la scienza ha chiarito molte cose sul feto e sulla pratica abortiva: risulta ormai chiaro che il bambino nella pancia della madre è un essere umano a tutti gli effetti. E' quindi urgente riaprire questo dibattito, non necessariamente per abolire la 194, ma almeno per farla applicare integralmente, e per introdurre limiti severi alle bizze eugenetiche di certi genitori.

3:25 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Un tempo non avrei avuto dubbi di coscienza nel proclamarmi favorevole all'aborto. Da allora un po' di cose sono cambiate. Oggi ritengo, personalmente, che un bambino meriti sempre di essere fatto nascere. Ma non so se questa mia convinzione dovrebbe corrispondere alla legge: rischierei di imporre a tutti ciò che pare eticamente giusto a me, e non so se questo sia corretto. Ho molti dubbi.

6:15 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Siro, capisco la tua posizione, ma non possiamo abbandonare al relativismo etico un tema importante come la difesa della Vita. Se la scienza (non la Chiesa) ci dice oggi che il feto è un bambino a tutti gli effetti, che ha il sistema nervoso sviluppato, che prova dolore, che cerca di allontanarsi dagli strumenti di morte quando vengono inseriti nel suo spazio vitale, che ha facoltà di memoria già presenti, che già possiede tratti somatici, che addirittura riesce a sopravvivere anche nei casi in cui si stati è costretti a drammatici parti prematuri (indicando quindi che la vita comincia ben prima della nascita), ecc., allora significa che l'aborto è un omicidio. E se l'aborto è un omicidio, allora non può esserci nessuna scelta, non può essere lasciato nessuno pseudodiritto alle madri: se l'aborto è un'omicidio non possiamo ancora tollerare che ognuno faccia quello che gli pare, perchè ogni diritto finisce dove intacca il diritto altrui.
E il diritto alla Vita è il primo dei diritti.
Questo non significa che dobbiamo necessariamente di punto in bianco abolire in toto la 194 e rendere illegale in ogni caso l'aborto. Ma certo bisogna riaprire il dibattito, alla luce delle nuove scoperte scientifiche, ed elaborare una risposta contro i nuovi pericoli (come l'aborto selettivo eugenetico o sessista).

6:54 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ci voleva un laico come Giuliano Ferrara a sollevare il problema.Nessun omuncolo di questa sclerotizzata politica italiana ha mai saputo proporre,nemmeno da un punto di vista culturale,la questione.Mi fa piacere che quanto meno se ne parli anche magari restando fermi su posizioni diverse.Devo ringraziarti per il graditissimo,inaspettato passaggio dalle mie parti e devo dirti che nemmeno tu non scherzi! Del resto, quando c'è di mezzo la parola "liberale" tutto il discorso diventa più facile.
Un caro abbraccio,clem

7:27 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Clem, il tuo commento conferma l'impressione che mi hai dato di essere una persona molto intelligente. Hai infatti colto alla perfezione i due tratti principali della questione: è una battaglia culturale, prima che politica; è una pressante necessità di dialogo, prima che d'imposizione delle proprie posizioni.
Grazie della visita e a presto!

7:45 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Caro OW prima di tutto buon anno!
Sono mooolto perplesso in merito a questa discussione. E non perchè non la ritenga utile o possibile. Semplicemente la ritengo sbilanciata: da un lato ci sono i credenti (o simili alla Ferrara) che ritengono toutcourt l'aborto un omicidio. E allora ti domando: cosa mai c'è da discutere? Un omicidio è un crimine non discutibile. Io, che non lo ritengo tale, sono disposto a riconoscere che il termine delle 23 settimane andrebbe abbassato. Che nei consultori (chissà se Ferrara ne ha mai visitato uno)forse si potrebbe fare qualcosa di più. Ma i credenti su cosa possono "cedere"? Perché la mitica sintesi si trova al centro di due opinioni divergenti.
Io che non sono un credente ho già dovuto "subire" l'imposizione di un'etica diversa dalla mia con quell'obbrobrio che è la legge 40.
Su cosa potresti "cedere" OW?
A presto

2:13 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Omicidio. Non sono cristiano. Ciò che deve nascere nascerà comunque. Con l'aborto si uccide una parte di se stessi. Presto o tardi quelle donne se ne rendono conto. Che dire a te bimbo mai nato? Ti è andata bene, non dovrai chiamarla "mamma".
Si all'eutanasia, no all'Aborto.

6:57 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Tilt, auguri anche a te!
Su una questione come quella della Vita, che è il primo dei diritti, non si può "cedere" o mercanteggiare: si tratta di aprire gli occhi e ragionare. Non è infatti querstione di "credere" o "non credere": nessuno qui sta dicendo che l'aborto è un omicidio perchè lo dice la Chiesa o il Vangelo; al contrario, stiamo sostenendo (e molti di noi non a caso sono atei o agnostici) che l'aborto è un omicidio perchè lo dice la SCIENZA. Proprio la scienza infatti negli ultimi trent'anni ha scoperto cose prima nemmeno immeginabili sul feto, che provano come esso sia ben lontano dal'essere un semplice ed insignificante grumo di cellule.

Al di là di questo però, credo che un accordo sia possibile, in due punti:
1) applicare la legge 194 nella sua totalità, compresa sia la parte di prevenzione, informazione ed aiuto alle donne in difficoltà sia il suo spirito che era tutt'altro che orientato all'utilizzo dell'aborto come contraccettivo;
2) sostenere la proposta, laica razionale ed umanista, di moratoria internazionale contro l'aborto, che è una moratoria di carattere più culturale che politico (non costringe infatti nessuno a rendere illegale l'aborto), e specificare che è un crimine contro l'umanità un particolare tipo di aborto: quello selettivo (sia eugenetico che sessista).

8:42 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

cuorenero65, benvenuto. Sull'eutanasia sono più morbido, ma non la accetto certo in toto, poichè la Vita è un valore in ogni suo momento, che mai può essere svenduto. Quindi, se per eutanasia si intende la cessazione di trattamenti di accanimento terapeutico, allora sono favorevole; ma se per eutanasia si intende il suicidio assistito, anche su pazienti con speranza di guarigione o che sopravvivono senza macchine, allora sono fermamente contrario.

8:46 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Caro OW, ma davvero credi che ci siano donne che abortiscono così per fare? Proprio l'altro giorno ho incontrato un'amica che piangendo mi raccontava di aver abortito alla 9a settimana un bimbo che sarebbe stato gravemente deformato. Era sconvolta..
Va benissimo promuovere e rinforzare quella parte della 194 che predispone aiuti per le donne in difficoltà, ma proprio per evitare che se ne faccia un uso distorto perchè non promuovere delle serie e forti campagne di prevenzione delle gravidanze indesiderate? Perché non insegnare finalmente una sessualità consapevole nelle scuole? Perchè non fare campagne pubblicitarie per la promozione della contraccezione?
Ti faccio inoltre osservare che se per i fautori della pena di morte, va bene quella americana ma non quella cinese, perchè invece l'aborto con tutte le garanzie magari aumentate ed aggiornate che abbiamo in Italia deve essere paragonato a quello sessista praticato in Cina?
Da ultimo: non trovi curioso che a contestare l'aborto siano sempre per lo più dei maschi? Binetti esclusa...:-(

3:16 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Tilt, non ho mai pensato che le donne abrtiscano "così per fare", ma la loro partecipazione ed il loro dolore non giustificano l'atto di sopprimere una vita, che è davvero di una gravità troppo grande, soprattutto quando il bamino è sano e viene soppresso solo perchè non desiderato (fregandosene dello spirito della stessa 194).
Sull'educazione ad una sessualità consapevole sono d'accordo, purchè essa non si riduca all'istruzione-invito di usare i contraccettivi, ma parta invece da una spiegazione più ampia ed umana di cos'è l'affettività e di come va gestita: consentimi il linguaggio, ma è inutile che i genitori si lamentino a frittata fatta se hanno sempre permesso alle figlie di comportarsi da troiette fin dalla prima adolescenza!

Io non credo che la pena di morte americana vada bene: credo che andrebbe abolita anche negli USA, ma certo non si può far di tutta l'erba un fascio e paragonare processi democratici, pubblici e popolari come quelli americani a processi farsa, segreti ed autoritari come quelli cinesi. Allo stesso modo, ovvio che c'è pratica abotiva e pratica abortiva: ma quello che dovrebbe preoccuparci tutti, sia pro-life sia pro-choise, è la deriva SELETTIVA dell'aborto, che poi sono io il primo a dirlo si differenzia in due rami, quello eugenetico qui in Occidente e quello (ancor più grave e ancor più marcato) sessista in Cina.

6:47 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Attentissimo Caro OW: cosa vuol dire "comportarsi da troietta"? Andare in giro con la mini? Fare sesso a 16 anni? Cosa?
Io tre bambine e ho tutte le intenzioni di insegnargli a fare l'amore in sicurezza con l'uomo o gli uomini che avranno la ventura di amare. E, se lo vorranno, a farci pure dei figli, dopo.
La contraccezione serve a questo: a godere del proprio corpo senza la paura ed il ricatto di gravidanze non volute. Quella dell'astinenza prematrimoniale è una scelta molto dignitosa ma davvero poco praticabile.
Il sesso è una cosa normale e sana e va praticato solo se si è consapevoli di quel che si fa. A che età? A 16? A 18? boh? Sicuro quando si sa quel che si fa.
Ti saluto

1:13 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Quoto in pieno tilt64

1:57 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

"ma davvero credi che ci siano donne che abortiscono così per fare?"

Si.
Ce n'e' un numero incredibile che usa l'aborto come contraccettivo. Per non impegnarsi prima. Parla con qualche ginecologo o con qualche ostetrica,senti se non hanno mai litigato con le pazienti che ogni tot si presentano dicendo "Ooops,sono rimasta incinta,devo abortire".
Frequenti consultori?

Smettiamola con la retorica "le donne incinte sono tutte buone": cazzate.

Stella

5:40 PM  

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