lunedì, novembre 27, 2006


Una questione nazionale.


Il malore di Silvio Berlusconi, al meeting di Montecatini, non ha solo provocato forti emozioni, ma ci ha anche dato spunto per riflettere sull’attuale panorama politico italiano.

L’esperienza di Silvio Berlusconi è stata più unica che rara: ha segnato una svolta nella storia del nostro Paese e ha iniziato un processo di rinnovamento dei partiti di fondamentale importanza, per una democrazia che voglia dirsi moderna.
Forza Italia ha costituito fin dall’inizio una novità assoluta: il suo successo è dovuto non ad un’organizzazione sistematica sul territorio, non ad un’ideologia che scenda sugli elettori “dall’alto”, ma piuttosto alla capacità di ascoltare, di percepire i bisogni per poi tradurli in proposte concrete, insomma al rapporto diretto tra il partito e la gente. Tanto che Forza Italia, più che un partito, è stato ed è tuttora un movimento.
Io credo che sia proprio qui il suo tratto vincente: nella sua antipoliticità. E l’antipoliticità di Berlusconi, così brillante, imprevedibile, unico, si è incontrata con il diffuso sentimento di insofferenza verso i vecchi partiti, dinosauri di una società che non c’è più.
Quindi uindiForza Italia è un movimento popolare, dà sfogo all’antipartitismo nato dalla distanza che per troppo tempo ha separato i partiti dalle necessità reali della gente.

Ma proprio perché non elitario, il movimento non ha saputo creare, attorno al suo leader, una corte: questo è stato un bene, ma, siccome l’eternità non è tra le doti di Berlusconi, ora rischia di diventare un male. Non sono emerse alternative a lui, né nel partito, né nella coalizione. Certo, non mancano personalità di notevole esperienza politica, né uomini carismatici, ma non reggono il confronto con lui e, soprattutto, non danno alcuna garanzia di egual feeling con gli elettori moderati, i quali sono più inclini a giudicare le capacità personali, che non a votare “per partito preso”.

L’aspetto più preoccupante è che il problema non riguarda solo il centrodestra, ma l’intera nazione: perché anche il centrosinistra, che ha fatto di Berlusconi un demonio, perderebbe coesione a seguito di un suo ritiro dalla vita pubblica; e, soprattutto, perché rischia di perdere forza quel fondamentale processo di rinnovamento dei nostri partiti, iniziato con l’avvento di Forza Italia.
Per scongiurare tutto ciò, è necessario arrivare al più presto alla formazione del partito unico del centrodestra; ma contemporaneamente anche i suoi elettori dovranno dare prova di essere maturati, cioè non solo di aver apprezzato l’opera di Berlusconi, ma anche di aver imparato a comunicare le proprie idee ed aspettative nel modo migliore, cioè culturalmente più vivace e politicamente più efficace.

Solo così Forza Italia non scomparirà con il suo creatore, ma troverà nuovo slancio e nuova forma, continuando ad essere un esempio unico di liberalismo popolare.

Salo

8 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Cara Monica, sono d'accordo con te e anch'io mi auguro che Berlusconi guidi la nostra coalizione e, spero, il nostro partito unico ancora a lungo.
Tuttavia è necessario far crescere una classe dirigente di centrodestra che sia all'altezza; ed è pure necessario programmare un futuro non diverso dal passato di Forza Italia,cioè sempre attento alle esigenze degli italiani, più che alle idee astratte o alle logiche partitocratiche.

6:56 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Berlusconi è un male della Politica italiana, è antrato solo per fare i suoi interessi, ed è riuscito solo a far deridere l'Italia in giro per il Mondo.
Sono deluso che la destra voglia continuare sotto la sua guida, perchè tutti noi appassionati della Lega e di AN vogliamo che Silvio si levi dalle scatole.

12:14 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Se avesse voluto fare i suoi interessi Berlusconi si sarebbe ritirato dala politica da un bel pezzo, anzi, non ci sarebbe mai entrato.
Sul fatto ch tu sia di AN o della Lega ho qualche dubbio.
Sul fatto che Berluscoi abbia fatto deridere l'Italia nel mondo, ti smentiscono i fatti: negli ultimi anni del governo Berlusconi l'Italia era sempre chiamata in tutte le trattative, in tutte le riunioni internazionali, ed era l'unico interlocutore serio, a livello europeo, per Israele. Invece ora, con questo governo diviso su tutto, non abbiamo una politica estera chiara, ci siamo allontanati da Israele e dobbiamo spigazioni alla comunità internazionale riguardo ai nostri manifestanti bruciabandiere, che sono rappresentati nella maggioranza.
Infine, la Germania, approfittando proprio del perduto peso internazionale dell'Italia, ha risolto a modo suo il problema della rappresentatività nel Consiglio di Sicurazza Onu: con la formula 5 più uno che ci esclude!
Quindi prima di parlare informati, non partire da stereotipi che hai nella tua testa e, soprattutto, cerca di elaborare pensieri pertinenti a quanto scritto sui post! anche critici se ritieni, ma che abbiano argomenti e non siano semplici slogan vuoti!

2:25 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Non capisco perchè debba adnare bene solo quello che dici te.

La mia critica è fondata perchè Berlusconi è entrato in politica per cercare di non finire dietro le sbarre per tutta la vita, visto quanto ha rubato prima e dopo il suo ingresso in politica.

berlusconi è un malanno per la destra perchè ha fatto promesse senza mai mantenerle, ed oltretutto ha indebitato in maniera spaventosa il paese.

Il Governo di ora fa ridere, ma è utile perchè ci servirà a levarsi dalle scatole quel ladrone di Silvio, per ripartire fra 5 anni con un altro alla guida della destra, speriamo che stavolta sia un vero politico e non un buffone mediatico come il Cavaliere.

5:03 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Senti io non sono affatto un berlusconiano. Non ho mai votato Forza Italia (per ora). Ma riconosco ed apprezzo ciò che Berlusconi ha fatto per il centrodestra e per l'Italia.
Dici che ha rubato. Primo, non è mai stato provato nulla contro di lui. Secondo, è difficile trovare un politico che non l'abbia fatto.
Dici che non ha mantenuto le promesse: l'Università di Siena, che certo non è di destra, dice il contrario, dice che ne ha mantenute l'80% circa. E, aggiungo io, le rimanenti, non sono state mantenute a causa della situazione economica mondiale disastrosa dopo l'11 settembre e la guerra in Iraq.

Infine, se non ti piace Berlusconi, che politico altrettanto brillante e vicino al popolo proponi? Perchè io non ne vedo tra le fila della CDL: non vedo nessuno che sarebbe in grado di entusiasmare gli elettori e allo stesso tempo tenere unita la coalizione, come invece riesce a fare lui. Certo non sarà perfetto, ma il centrodestra senza di lui è in grado di battere la Sinistra?

5:15 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

1- Silvio non è entrato in politica (o sceso in campo, come dice lui) per salvare l’Italia, ma solo perché, in piena Tangentopoli, non aveva più nessuno che gli facesse le leggi “ad personam”, dato che il suo povero amico Bettino, noto corrotto, era già in viaggio verso Hammamet a svernare…
2- Lui vorrebbe uscire dalla politica, secondome, ma non ha nessuno da mettere che habbia la sua faccia come il culo nello sparare le sopracitate leggi ad personam, per Silvio legiferarle è come fare sport estremo dice ”Eliminerò il mio conflitto di interessi” e poi deve bersi una Gatorade…
3- Per Monica, esci e scopa di più, non ho niente contro di te ma una che si augura che Silvio sia presidente della Cdl ancora a lungo o è forzista (caso grave) o è stata cresciuta dalle Orsoline (Caso gravissimo), Ti auguro ogni bene e di guarire in fretta…
4- Peccato non sia morto, sai che share sennò sui tg Mediaset… non è il politico peggiore ma neanche il migliore (pensa il peggiore allora…) è solo che è un ex Piduista corrotto: se moriva lo rimpiazzavano con uno giovane… “Solo” sui 67 anni…
5- Per salo, vecchio mio, non dire che Berlusconi è un apolitico… gioca a fare il dilettante brillante ma è in politica da dodici anni… come disse Vasco “Ormai è tardi”…

9:16 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Non capisco perchè mi trattate tutti da berlusconiano, quando invece ho semplicemente fatto notare un dato di fatto: che l'uscita di scena di Berlusconi e la sua successione sarà un bel dilemma sia per noi di centrodestra sia per tutto il Paese, vista la carica di modernità politica portata da Forza Italia, che ha costretto a svecchiarsi partiti decrepiti di ogni parte.

10:11 AM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Per fare i suoi interessi gli bastava stare con i diesse Vi ricordate fdi quella frase"se fossi di Roma voterei per Fini"che gli è costata l'anatema della sx?.Poi dopo la faccenda dei brogli,non mi preuccuperei tanto del Berlusca,ma di capire quel che è successo.

12:49 PM  

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