mercoledì, dicembre 20, 2006

Tra partito carismatico e partito unico.



Il 15 dicembre ho partecipato al convegno sul “Partito carismatico”, organizzato dalla Fondazione Magna Carta a Firenze.
Nel dibattito conclusivo sono intervenuti esponenti sia del centrodestra sia del centrosinistra. Ciò che mi ha colpito è stato il fatto che tutti, da destra a sinistra, hanno dovuto necessariamente ammettere, nei loro discorsi, il carattere rivoluzionario, o comunque di straordinaria novità, proprio di Forza Italia. Ancora una volta, quindi, mi è parsa di inestimabile valore l’avventura di Berlusconi e del suo partito, che hanno certamente costituito una sfida ai vecchi dinosauri della partitocrazia, costringendo tutti, dai post-fascisti ai comunisti, ad ascoltare un po’ di meno i salotti e un po’ di più il popolo.

Il giorno seguente, 16 dicembre, si è invece tenuto un dibattito tutto interno a Forza Italia, al quale hanno preso parte: Bondi, Schifani, Scajola, Cicchitto, Verdini, Dell’Utri e Tremonti. I vari interventi hanno palesato opinioni anche distanti sul futuro del partito e della coalizione. Dell’Utri ha sottolineato l’importanza dei suoi Circoli della Libertà, che vorrebbe fossero base per il futuro partito unico. Verdini ha rilevato alcuni errori di strategia, ma ha anche riaffermato con orgoglio le virtù del partito. Tremonti (il più applaudito) si è più che altro scagliato contro Prodi e la sua folle Finanziaria. Cicchitto è stato il più freddo verso l’ipotesi del partito unico.
Personalmente, ritengo che sia necessario rifondare non solo Forza Italia, ma tutta la coalizione, avendo come scopo finale quello del partito unico. Tuttavia credo che sia fondamentale delineare con chiarezza una prima tappa, che è già un risultato di per sé: quella della Federazione. Alla Federazione infatti, sarebbe interessata pure la Lega, che invece per ovvi motivi rifiuta l’idea del partito unico. Inoltre la Federazione potrebbe includere anche l’UDC, quando Casini avrà finito il suo patetico giochino politico.

Insomma, per non perdere l’eccezionale patrimonio politico rappresentato da Forza Italia e dall’esperienza della CDL, è necessario sia scrivere un nuovo statuto del partito sia trovare un nuovo assetto e una nuova forma di coalizione. Perché l’Italia delle libertà non può ormai più permettersi di essere solo Berlusconi-dipendente.


Salo

4 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

L'importante, a mio avviso, è inserire criteri autenticamente democratici di selezione della classe dirigente, ad ogni livello governativo, cosa che latita notevolmente nei partiti, senza alcuna eccezione. Altrimenti si rischia di allontanare ancora di più le persone dalla politica, trasformando la democrazia in un suo surrogato, una oligarchia, come già avviene in parte oggi, stanti le notevoli difficoltà di introdurre facce e idee nuove nel dibattito politico. Basti guardare quanti leader attuali, della cosiddetta seconda repubblica, erano leader pure nella prima...praticamente tutti (tranne Berlusconi, che però ha forse commesso gli errori in termini di successione etc simili a quelli degli altri vecchi partiti). Saluti!

3:28 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Grazie Andrea per il tuo intervento, che condivido. Effettivamente il discorso inerente al successore di Berlusconi si risolve in un grosso punto interrogativo.
Io continuo a credere che il più qualificato sia Frattini, ma mi rendo conto che prima di arrivare alla definitiva nomina, o consacrazione, bisognerà passare per un percorso di accettazione sia ai livelli alti, di gerarchie di partito, sia alivelli "bassi", del popolo. E tale percorso, ahimè, pare ancor lontano...

5:57 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Certo, e dirò di più: finalmente ci stiamo spingendo verso un soggetto che sia maggiormente unitario (cosa che stanno facendo pure a sinistra), quindi il dibattito sulla scelta democratica del leader, sia esso il candidato presidente del consiglio sia un sindaco, deve essere esteso a tutti i militanti dei partiti federati o fusi...la gente è stufa dei "non disturbate il manovratore" e "dei lasciatemi lavorare, vedrete che risultati, ora non potete capire" (ti ricorda qualcuno?), vuole partecipare e contare, bisogna spazzare via il vecchio sentimento che tanto ormai i giochi sono fatti e decidono sempre i soliti. Io non mi impegnerei mai per fare il lecchino di questo o quello e credo così la stragrande maggioranza dei ragazzi, che infatti snobbano la politica...

1:41 PM  
Blogger Old Whig ha detto...

Cara Monica, fai bene a richiamare l'importanza della manifestazione del 2 dicembre. Sul partito unico io sono favorevole, ma ribadisco che la Federazione potrebbe essere una tappa, anche di lungo termine, molto significativa.
In ogni caso è fondamentale che il popolo "elegga" il prima possibile l'uomo del futuro, che anche se non subentrerà subito a Berlusconi, almeno ci farà stare tutti più tranquilli...Casini in primis! :)

Ciao

6:02 PM  

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