domenica, agosto 20, 2006

Perché non posso non dirmi anticomunista.

Sono anticomunista perché sono e voglio rimanere una persona, con i diritti e la dignità che provengono dalla saggezza antica, dalla spiritualità cristiana e dalle rivoluzioni liberali come quella americana. Nella Costituzione di quel grande paese è scritto il diritto del singolo uomo al perseguimento della felicità: ed essa consiste, su questa terra, nella libertà di esprimere le proprie idee e i propri sentimenti, disponendo almeno dei beni necessari per provvedere a sé stessi e soddisfare i propri desideri. Questa disponibilità nei regimi totalitari ispirati da sistemi utopici, come il comunismo, non esiste perché il collettivismo che li ispira non è fatto per aprirsi alle esigenze del singolo. I sistemi egualitari sono in realtà regimi terribili, dove l’uniformità è garantita dall’impossibilità della differenza: la personalità individuale si annulla e la persona risulta svuotata dalle sue prerogative intellettuali e spirituali. (…) Il comunismo rappresenta dunque il più grande inganno che si possa ordire ai danni degli uomini, perché promette loro l’avvento di una giustizia perfetta mentre li riduce nella più umiliante delle schiavitù. (…) Le manifestazioni storiche del comunismo, dovunque esso s’è affermato, sono state e sono tuttora disumane, criminali. (…)
Io sono anticomunista perché ho paura di un pensiero antiumano.


Stefano Doroni