giovedì, agosto 30, 2007


Russia ostile, ma per me è colpa dell'UE.




Recentemente la Russia sta rialzando la cresta.
Vari argomenti di politica internazionale, e soprattutto il progetto di scudo spaziale statunitense, rischiano di rovinare i rapporti, mai celestiali, tra i due protagonisti della Guerra Fredda.
La situazione è complessa e la partita si gioca su più fronti. La risposta russa allo scudo è stata un'invasione di campo nello storico giardino di casa degli USA, il SudAmerica: infatti Putin ha stretto rapporti di collaborazione con lo scatenato populista Chavez, padrone del Venezuela, arrivando a cedergli addirittura dei sottomarini militari (alcuni dei quali dotati di strumentazione per testate atomiche).
Altro fronte caldo è quello artico, dove la Russia ha scatenato una vera e propria corsa alle riserve energetiche non ancora pienamente sfruttate.
Gli USA d'altra parte stanno favorendo l'ingresso nella NATO di alcuni stati ex sovietici, come la Georgia.

Insomma: situazione intricata, rapporti tesi e scenari da definire.
Chi è il grande assente in tutto ciò? Il vecchio malato del momento: l'Unione Europea, che pare un cadavere ancor prima di nascere davvero.
Infatti toccherebbe proprio all'Europa, se avesse una struttura interna solida e quindi un peso maggiore a livello internazionale, elevarsi al di sopra dei contendenti e cercare sia di mantenere forti legami con l'altra sponda dell'Atlantico, sia di stringerne di nuovi e duraturi con la vecchia terra degli zar.
La Russia non va regalata alla Cina: non possiamo permettercelo! E non va nemmeno lasciata a se stessa, perchè fa storicamente parte dell'Occidente, della nostra civiltà e, che ci piaccia o no, del nostro futuro. La Russia è un alleato prezioso nella guerra al terrorismo islamico e sarebbe il peso decisivo, sullo scacchiere internazionale, per far capire alla Cina che non può continuare a conquistare i nostri mercati senza stare alle regole e violare i diritti umani senza rischiare sanzioni politiche.





Salo




mercoledì, agosto 29, 2007

Ancora su Bossi e le tasse...


Dopo la battuta di Bossi, molte sono state le reazioni del mondo politico e troppe le patetiche strumentalizzazioni da parte di chi, a Sinistra, ha in casa propria gente che le armi non le nomina nei discorsi, ma le usa nelle piazze (come Caruso)!

Da questa baraonda, ho pescato due delle pochissime osservazioni interessanti e che condivido.

Ve le propongo di seguito.


"Le parole di Bossi sono fucilate ad acqua.
Il vero problema è che partiti del governo scendono in piazza contro il governo stesso e non fanno le grandi opere pubbliche come la Tav. Così uccidono il Paese." Mario Baccini (UDC)



"Gli italiani sono esasperati: lo Stato parte dal presupposto che ogni cittadino sia delinquente ed evasore. A non poterne più non sono solo i padani, ma tutti, indistintamente." Roberto Maroni (Lega Nord)



Sono d'accordo con Baccini: le parole di Bossi, eccessive, rischiano di sviare l'attenzione dal problema vero: una maggioranza inesistente, incapace di governare e che sta soffocando l'Italia.

E sono d'accordo con Maroni: la Sinistra ha instaurato un regime di terrore fiscale inutile ed anzi dannoso, unito ad una pressione fiscale che opprime i produttori di ricchezza, gli imprenditori, e paralizza così l'intera economia. Impossibile credere che gli italiani siano contenti di ciò, a prescindere dalla collocazione geografica, anche se certo il Nord essendo cuore industriale della Nazione...




Salo




lunedì, agosto 27, 2007

Tasse: problema reale.




Le dichiarazioni di Umberto Bossi, che parla di fucili, certo non mi piacciono.
Eppure non si può negare che il problema tasse esista e sia pure molto grave. Il Nord, e la Lombardia in particolare, è sempre stato il motore economico della Nazione, un motore che ha sempre funzionato bene e che ci ha trainato anche nei momenti più difficili. Delle tre regioni con il PIL più alto due sono del Nord (Lombardia e Veneto), una del Centro (Lazio).
Ovvio che la pressione fiscale senza precedenti decisa dal governo Prodi vada a rendere una situazione già difficile (le imprese sono quasi tutte al Nord, le industrie sono quasi tutte al Nord, ergo chi paga di più è al Nord) esplosiva.
Prodi, dopo una campagna elettorale passata a fare terrorismo mediatico con cifre assurde che dipingevano un'Italia alla fame, si è ritrovato al governo con i veri frutti di Tremonti: un'entrata fiscale di 37miliardi di euro sopra le attese ed una ripresa economica che si affacciava alla porta. Che fare? Prodi ha fatto finta di niente: ha tassato, ha tassato ed ha ancora tassato. Perchè? Due motivi: il primo è che non poteva sbugiardarsi, ammettendo di aver detto falsità per tutta la campagna elettorale, prendendo in giro gli elettori; il secondo è che la tassazione pesante, lo statalismo immobilizzante ed oppressivo, è un dogma per le frange che contano della sua coalizione, un obiettivo da realizzare a prescindere dalla necessità.
Prodi ha dunque tassato, soprattutto gli imprenditori, che sono il vero motore del benessere di qualsiasi Paese. E ha pure continuato a mentire, affermando che questa tassazione sarebbe stata momentanea. Ora la bugia (ennesima) viene a galla: già c'è chi, nella maggioranza, parla di "redistribuzione"! Capite la sottigliezza? Prima ci raccontano che le tasse servono a coprire un'emergenza, un buco (che in realtà non c'era), ora però ci dicono che i soldi in realtà verranno redistribuiti...a chi? ma certo: agli apparati statali, così da formare altre clientele, altri bisogni, altre bocche nullafacenti da sfamare (come i ricercatori inutili per i quali il Ministro Mussi ha indetto un concorso, prima di definirne la funzione), a spese del Nord, in un circolo vizioso che mai prevede la diminuziuone reale delle imposte! Questo è il governo Prodi! Questa è la Sinistra!
E allora, in tale scenario, le parole di Bossi, sono vere, solo troppo dure e facilmente stumentalizzabili, da parte di una Sinistra che tra l'altro dovrebbe stare zitta, visto che i suoi esponenti non hanno parlato di fucili e spranghe, ma da sempre li usano!!!

Dispiace infine notare la prontezza di riflessi con cui il mezzoPresidente Napolitano si conferma tale, ammonendo severamente Bossi, mentre qualche settimana fa il suo silenzio fu assordante rispetto alle farneticazioni del comunista Caruso.
Due pesi due misure.
... Due Nazioni? (!)





Salo







domenica, agosto 26, 2007


La Vittoria dei FATTI!






A soli tre mesi dalla sua vittoria, Nicolas Sarkozy ha già dimostrato di essere un politico moderno, pragmatico e coraggioso.
Le sue iniziative, sia di politica interna sia sullo scacchiere internazionale, hanno sorpreso positivamente anche me. Sarkozy sta davvero mantenendo tutti gli impegni presi in campagna elettorale e in breve tempo sta riportando la Francia ad essere protagonista diplomatica in ogni angolo del mondo.
Giordano Guerri, in un ottimo editoriale, ha sintetizzato alcuni degli elementi caratteristici della condotta politica del nuovo presidente francese: basta fossilizzarsi sugli schieramenti e i pregiudizi, nuove collaborazioni in base ai meriti e alle capacità anche con esponenti dell'altra sponda politica e con tecnici addirittura esteri, per il bene dei cittadini e al fine di conseguire i risultati migliori, non la facciata più brillante!
Un altro articolo che vi consiglio è questo, che trovate sull' "Occidentale", in cui si tratteggia uno dei tanti ambiti in cui si sta muovendo in maniera nuova la diplomazia francese sotto Sarkozy: l'Iraq. Ma non bisogna dimenticare che in questi pochi mesi l'impegno di Sarkozy è stato fondamentale anche per risolvere grane come quella delle infermiere in Libia, ma anche problemi decennali come il genocidio dimenticato (dai pacifinti in primis) in Darfur.









Salo




venerdì, agosto 24, 2007





CAOS da oscar...












Ieri sera mi è capitato di vedere un bel film: "Caos", con due attori specializzati nel genere azione: Snipes e Statham. Ottima trama, perfetto sviluppo, colpi di scena a catena e...gran confusione! Insomma: lo consiglio a tutti.
Devo però fare una precisazione: non illudetevi amici, perchè nessun tipo di caos raggiungerà mai i livelli dello spettacolo offertoci in questi mesi dalla "serietà al governo"! Nessun argomento, tranne l'odio a prescindere verso Berlusconi, trova concordi i paladini dello statalismo che Prodi si è portato al potere: sono divisi su tutto e l'Italia è nel caos più inestricabile.

Negli ultimi giorni a tener banco è la questione delle tasse sulle rendite finanziarie: leggete le dichiarazioni di tutta la maggioranza e non troverete due persone che la pensano allo stesso modo! Già quando uno legge che secondo Prodi quelle di un Sottosegretario all'Economia sono solo opinioni "estemporanee che non valgono nulla", sospetta che c'è qualcosa che non va nell'escutivo...ma poi quando si sentono le parole del comunista Russo Spena ("La proposta c'è e dev'essere approvata prima della Finanziaria") il sopetto diviene certezza...certeza destinata a tramutarsi in sgomento a sentire un'altra voce ancora, sempre facente parte della stessa maggioranza, che rema dall'altra parte: Fabris dichiara che "nessuna misura fiscale può essere imposta dalla sinistra radicale", ed affila le armi...baraonda completata dal successivo dictat di Rifondazione. "Il programma va rispettato!"... Insomma: seguire le capriole del governo comporta un uso massiccio di aspirine...sostenerlo ancora e non vergognarsi di averlo votato nonostante i suoi disastri, un uso preoccupante di droghe...
Altro che gli eventi apparentemente caotici del film: qui abbiamo a che fare con un'apparente coalizione di reali nemici per la pelle! Un governo che si fa del male da solo e che non riesce a prendere una decisione senza prima scannarsi; un governo così inaffidabile che in ambito internazionale ormai l'Italia non conta più nulla; un governo che ha rinviato o scaricato ad altri tutte le questioni più importanti (dalla Tav al Dal Molin, dalle pensioni all'immigrazione, dai rapporti con Hamas alle intercettazioni che mettono nei guai Fassino e D'Alema)...sfortunatamente per Prodi, prima o poi, su qualcosa una decisione va presa...e i tempi di discussine della prossima Finanziaria sono già all'orizzonte...

Per quanto riguarda la questione delle rendite finanziarie, mi pare evidente che Prodi, per correre dietro a tutti e non perdere pezzi della maggioranza, cerca (tanto per cabiare) di prendere tempo e di non scontentare nessuno: la sua debolezza politica però risulta lampante ed è l'unico dato certo: addirittura ci sono ministri (come Ferrero) che lo zittiscono bruscamente, e parlamentari, come Fabris, che lo minacciano di ritirare la fiducia.








Tempi duri insomma, anche per uno che col barcamenarsi e alla fine non far nulla ci sa davvero fare...forse sono maturi i tempi per l'avvento di uno che all'arte del temporeggiare preferisce quella dell'illusionismo...
Roba che farci un film verrebbe fuori il capolavoro del decennio.
Salo

giovedì, agosto 23, 2007

I NOSTRI GIORNALISTI E IL QUOTIDIANO OCCULTAMENTO DELLE BUONE NOTIZIE DALL'IRAQ.

La Sinistra prepara altre stangate, questa volta addirittura incostuzionali (ma del resto dopo il caso Speciale le regole dello stato sembrano davvero fuori moda...), ma ciò non fa più notizia vista la sete insaziabile di tasse dello statalista Visco e dei suoi compagnucci rossi. La cronaca invece è sempre utile per cambiare argomento.


Intanto pure le notizie dall'estero che non fanno comodo si accantonano agevolmente...soprattutto se riguardano quello che da anni i giornali e le televisioni ci dipingono come lo scemo per sbaglio sul trono. Certo, nel caso in cui un bombardamento americano dovesse fare un paio di vittime civili....allora subito l'attenzione sul Paese a stelle strisce tornerebe alta, perchè si sa: quando si tratta d'infangare gli USA, i nostri giornalisti non si fanno certo pregare...


Ma per ora meglio tacere: meglio tacere i sondaggi che danno in ripresa Bush, meglio tacere le continue vittorie della nuova direzione militare americana in Iraq, meglio tacere perfino una notizia straordinaria, come la resa dell'ultimo fedele comandate di Saddam! Insomma: quando Bush ha ragione, meglio tacere tutto!


E così, per scovare la notizia, in Italia bisogna rifugiarsi sull' "Occidentale". In Iraq le cose vanno meglio, ma pochi hanno il coraggio di dirlo.


Le cose vanno meglio per merito di Bush e del nuovo comandante, il generale David Petraeus, che ha adottato una strategia vincente. Come scritto da Leonardo Tirabassi (che pure è uno molto critico verso la condotta strategica del conflitto) a luglio, Petraeus "attraverso semplici mosse, ha raggiunto risultati impensabili fino a qualche mese fa."


Altra notizia non detta dai nostri sinistri giornali e telegiornali è la mossa a sorpresa fatta da Bush nell'ambito del dibattito interno sulla guerra al terrorismo: il Presidente ha accettato il paragone Iraq-Vietnam, ma ribaltandolo: in Vietnam l'errore è stato quello di andarsene troppo presto; lo stesso errore chi vuole il ritiro dall'Iraq è pronto a commetterlo di nuovo. Al contrario questa guerra al Nazismo islamico si può e si deve vincere.


Nonostante le falsità pacifiste su presunti disastri e i silenzi interessati sui reali passi avanti.


Una guerra che tra l'altro non riguarda solo l'Iraq, ma anche molti altri scenari e che comprende la necessaria sicurezza di Israele. Una guerra che noi non volevamo, ma che ci è stata dichiarata. Ed ora dobbiamo vincerla. Per il nostro futuro e per la civiltà.

Bush sa che la vittoria non è mai semplice e non ha paura di fare scelte impopolari.
Noi non dobbiamo avere paura di seguirlo.










Salo




martedì, agosto 21, 2007

Riporto qui sotto un passo dell'intervista rilasciata qualche mese fa dall'intellettule, scrittore, saggista e vicedirettore del Corriere della Sera, Magdi Allam, al Giornale della Libertà:
"Serve un binomio indissolubile fra diritti e doveri.
Invece, sbagliando, oggi si è convinti che per fare il bene degli immigrati sia sufficiente accordare loro dei diritti senza esigere in cambio dei doveri. Ciò è profondamente sbagliato anche nei loro confronti, crea una discriminazione lesiva e non realizza gli obiettivi che corrispondono al bene comune. In questa discriminazione sta un germe di quel razzismo che crea i ghetti etnici, confessionali e identitari. Quindi si è razzisti sia quando non si riconoscono dei diritti, ma anche quando non si esige l'ottemperanza di doveri, come sta facendo questo governo.
Dobbiamo esigere come dovere la piena integrazione.
Non dev'esserci nessun mercanteggiamento sul diritto di tutti alla Vita, sul riconoscimento della dignità della persona e in particolare della donna."
Ritengo queste poche parole estremamente ancorate alla realtà. Viviamo un momento decisivo per il futuro della nostra Nazione e lo stiamo affrontando in maniera errata, commettendo gli stessi errori dei nostri vicini francesi, olandesi ed inglesi. La Sinistra non ammette il fallimento reale del multiculturalismo leggero, ed insiste nel proporre una soluzione ideologica, perdente in partenza. E' la proposta che si fa legge con Amato: quella della cittadinanza facile e dei diritti regalati.
Quanto sia pericolosa tale politica lo abbiamo visto, oltre che negli altri Paesi europei, anche pochi giorni fa, a Perugia, dove è stato smascherato un imam che insegava ai bambini come fare del male agli infedeli e agli adulti come costruire ordigni. Causa: troppa libertà e nessun controllo.
Quanto sia profondamente inconsistente tale politica lo abbiamo visto, oltre che negli altri Paesi europei, anche molte volte, In Italia, con le violenze sulle donne islamiche, con la loro segregazione, o addirittura con la loro morte violenta, come nel caso della povera Hina, trucidata dal padre e dallo zio perchè non rispettava i precetti dell'Islam radicale.
E allora è il momento di cambiare strada! Basta regalare diritti, basta essere generosi con la costruzione di moschee ovunque, basta chiudere gli occhi di fonte ai diritti negati alle donne sul nostro territorio e basta alla libertà con cui chiunque può proclamarsi imam e predicare odio in casa nostra! BASTA! Servono meno immigrazione, più integrazione e molti controlli! Come integrare? Con regole! Regole chiare e nette fin dal primo passo sul nostro suolo! Regole che vanno fissate con severità e fatte rispettare! La libertà di religione, la dignità della donna e il rispetto delle nostre leggi non devono essere messi in discussione da chi vuole venire a vivere qui!
C'è un altro spunto interessante che ci fornisce il breve testo che ho riportato. Magdi Allam parla giustamente del razzismo inverso: quello di chi discrimina gli immigrati a Sinistra! Infatti è razzista sia chi nega all'immigrato i diritti sia chi non esige dall'immigrato il rispetto di doveri! La prova di ciò è a Padova, dove la Sinistra, dopo aver rimpinzato gli immirati di diritti e libertà, di assistenza e pacche sulle spalle, si è accorta che l'integrazione non c'era. E allora che ha fatto? Ha ghettizzato il problema, ergendo un muro e rinchiudendo gli immigrati in un quartiere.
Ecco cosa si ottiene regalando i diritti senza pretendere i doveri!
Salo

lunedì, agosto 20, 2007


Esattamente un anno fa nasceva l' "Isola del Pensiero". L'avventura di questo blog non avrebbe avuto inizio senza il mio amico Angelo, assolutamente insostituibile spalla tecnica, per cui a lui va il primo e più sentito ringraziamento. Devo poi ringraziare i primissimi lettori ed infine tutti coloro che hanno visitato il sito ed i lettori ormai divenuti abituali.

Spero che il mio lavoro possa ancora contribuire sia alla diffusione di qui valori di democrazia e libertà che stanno alla base della più antica e più grande democrazia liberale del mondo, gli USA, sia alla formazione di quello spirito comune del Centrodestra, unica via verso una moderna federazione di partiti conservatori liberali.
Certamente continueranno pure gli approfondimenti storici, i post sull'attualità, e le riflessioni generali.


Che questo spazio di discussione possa essere una goccia piccola, ma importante, nel mare dell'informazione e del pensiero in internet.


Ancora grazie a tutti!
Salo

sabato, agosto 18, 2007


Ogni grande evento storico, prima o poi, finisce per formare due correnti storiografiche di pensiero, che si danno battaglia a suon di libri, analisi, confutazioni e controconfutazioni. Se da una parte questo scontro di vedute appare una conquista per la libera discussione scientifica, d'altra parte è anche vero che spesso il confronto non porta ad una soluzione ed anzi si rischia di vederne comparire una terza...


Grandi battaglie storiografiche interessarono lo studio dei retroscena politici dell'incoronazione di Carlo Magno, così come lo studio delle cause del decesso di Napoleone, ma anche eventi più recenti (come il carteggio Churchill-Mussolini, o la morte misteriosa di Lady Diana).

Tra quelli del secolo passato, sicuramente uno degli eventi più controversi è stato l'assassinio di J. F. Kennedy, a Dallas, nel 1963.

Personalmente non ho mai creduto alla colpevolezza del solo Oswald, anche se i suoi rapporti con i comunisti sono difficilmente negabili.

Credo piuttosto alla sua complicità con qualcuno che lo ha sapientemente manovrato e poi scaricato dall'alto. Chi sia questo qualcuno non mi azzardo a dirlo, anche perchè la grande discussione, il furioso dibattito, si accese (e ancora brilla a volte) esclusivamente sulla questione: Kennedy fu ucciso da un solo fucile, cioè da un solo cecchino, oppure i colpi arrivarono da più parti? Questo è il punto, e sul "chi" nessuno ha avanzato ipotesi particolarmente articolate, forse propro perchè prima doveva superare l'ostacolo della questione balistica. Una questione che è sopravvissuta a molti suoi studiosi. Certamente anche a quelli un po' maldestri, per non dir altro, della Commissione Warren.


Da qualche mese anche l'Italia ha dato il suo contributo alla faccenda, con una perizia molto interessante. Questo è un altro passo verso la verità? Certo io non credo che basti così poco, o così tanto, per far cambiare idea ai periti, agli storici, ai giornalisti e agli investigatori che da sempre sostengono l'ipotesi della colpevlezza del solo Oswald. Tuttavia lo studio continuo ed il tempo scavano molto meglio delle argomentazioni e delle diatribe personali.








Salo






mercoledì, agosto 15, 2007

Troppo spesso, in questo mondo così frenetico ed enormemente vuoto, rischiamo di accantonare le cose davvero importanti. Troppo spesso, in questo mondo pare dominare l'egoismo sull'amore, l'invidia sull'amicizia, la menzogna sulla verità, il male sul bene.
Oggi il Papa ha voluto sia richiamarci alla Vita vera, quella che non può fare a meno nè di momenti di riflessione sincera nè di una continua ricerca spirituale, sia porgere a tutti un messaggio di Speranza: alla fine, il bene che viene da Dio, trionfa sempre, anche nelle sitauazioni peggiori.
Buon Ferragosto a tutti i miei lettori.
Salo

venerdì, agosto 10, 2007


VERGOGNA!
Ecco la bella gente con cui governa Prodi, ecco i terroristi che siedono in Parlamento, ecco la fine di ogni dignità!
Per le sue abominevoli dichiarazioni Caruso andrebbe arrestato immediatamente, invece, grazie a Prodi e al suo capo Bertinotti, siederà ancora nella Camera dei deputati della Repubblica!
Questa è l'ennesima prova che chi si dichiara comunista non è in grado di prendere parte alla vita pubblica del Paese.
Belli gli alleati del Partito Democratico (?)...
Salo

mercoledì, agosto 08, 2007







Piccolo tributo.




A tutti i ragazzi caduti in Afghanistan per distruggere le basi del terrorismo islamico, per difendere la sicurezza del proprio Paese e del mio.




E a tutti i ragazzi caduti in Iraq per portare la libertà a la democrazia.
















"A' Generosi giusta di Gloria dispensiera è Morte." U. Foscolo
























Chi sacrifica la propria vita per la Patria, la Giustizia e la Libertà ha riservato un posto nel cielo.














GOD BLESS AMERICA








Salo

lunedì, agosto 06, 2007



FOLLI FOLLIE DI MEZZA ESTATE.
Il Ministro Tommaso Padoa Schioppa non sopporta il caldo, ne soffre terribilmente, gli dà alla testa...e lo induce a spararle grosse.
Non è un sintomo solo suo: questo problema lo ha un po' tutto lo sgangherato esecutivo guidato dal Professor KGB in Italy Mr. Prodi. Uno di quelli messi peggio, proprio da ricovero, era apparso nei giorni scorsi il farnticante e incredibile Ministro Amato...
Ma torniamo a Padoa Schioppa: in un'intervista alla Stampa, il Ministro dall'offesa facile dice che la prossima Finanziaria conterrà un aumento delle imposte (ma va'?) sui redditi finanziari. E fin qui tutto prevedibile e nella norma, visto il gruppo di statalisti rossi che ha in mano le briglie del governo. Il problema arriva con la seconda affermazione: "governo e Parlamento hanno pieno titolo ad utilizzare le riserve eccedenti d’oro della Banca d’Italia" (!!!).
Forse per colpa del caldo il Ministro dimentica qualche particolare, che mi permetto di ricordare: la Banca d'Italia non è proprietà dello Stato, ma di singoli imprenditori, cordate e varie fondazioni bancarie (va bene che per Cento la proprietà privata va abolita, ma a tutto c'è un limite!!); inoltre nessun altro Paese ha mai usato risorse del genere per "ridurre il debito", ma casomai per investire; infine, la BCE si è già pronunciata contro un'intervento del genere.
Insomma, pare proprio che il Ministro dovrà studiarne un'altra per sanare il debito...oppure travestirsi (come per le tasse) da Sceriffo di Nottingham, per svaligiare un gruppo di privati che ha la sola colpa di chiamarsi Banca d'Italia...
Il sole in testa produce anche questi effetti sul nostro povero TPS...
Salo

Immondizia, traffico, soldi pubblici dati ai delinquenti Rom, degrado...e le strade più bucate d'Europa!


Una bella festa non nasconde ciò che i romani vivono tutti i giorni!


In questo video, parte degli orrori che il paraculismo di Veltroni e i suoi media amici riescono a nascondere...altro che il governo dell'Italia...a questo è meglio non dare nemmeno il governo di un cortile...
Salo

domenica, agosto 05, 2007



















Il mio pezzo sul guerrigliero comunista Ernesto Guevara è stato qui ripreso e pubblicato dall' "IDEA".
Salo

sabato, agosto 04, 2007



...un po' di Storia...



L’EROE DI UN IDEALE ANTIUMANO.

Con questo breve articolo voglio informare e far riflettere coloro che, per ignoranza o per moda, considerano mito un criminale: il “Che”.

Nato a Buenos Aires nel 1928, Ernesto Guevara percorre da giovane il continente sudamericano e in seguito termina gli studi di medicina. Nel 1955, in Messico, incontra Fidel Castro e decide di unirsi ai cubani che sbarcheranno sull’isola. Nominato comandante, fornisce subito un esempio della sua disumana freddezza: un ragazzo della sua unità, sospettato di aver rubato del cibo, viene fucilato immediatamente, senza processo (in perfetto stile comunista).

In contrasto con numerosi comandanti autenticamente democratici, il “Che” vuole imporre da subito una rivoluzione comunista ed un regime autoritario. Quando nel 1958 assume l’incarico di procuratore, la prigione in cui officia diventa teatro di molte esecuzioni di ex compagni d’armi democratici.
Dichiara di disprezzare il denaro, ma sceglie di abitare in un lussuoso quartiere residenziale; nominato ministro dell’Economia, ma assolutamente privo delle più elementari nozioni economiche, causa la rovina della Banca Centrale.
E’ invece più a suo agio nell’ideare, nel 1960, sulla penisola di Guanaha, un “campo di lavoro correzionale” (praticamente un campo di concentramento per oppositori politici)!!
Sempre per ordine del “Che”, quattrocento nemici, che si sono arresi alle truppe castriste, vengono radunati presso Loma e tutti immediatamente trucidati.

Desideroso di esportare tali grandi risultati della rivoluzione cubana e accecato da un sommario antiamericanismo, Guevara cerca di diffondere la guerriglia nel mondo: nel 1963 è prima in Algeria, poi in Congo dove si incontra con Kabila, un marxista oggi capo dello Zaire e a cui non ripugnano i massacri di civili. In seguito tenta invano di coinvolgere i contadini della Bolivia in una lotta armata; questi non lo seguono, perché la Bolivia, già stato democratico, aveva da poco attuato una riforma agraria per assicurare ad ogni contadino un pezzo di terra. Solo e isolato, Guevara verrà catturato e giustiziato dall’esercito boliviano, nonostante la contrarietà dell’uomo della CIA sul posto (infatti a Washington volevano il “Che” vivo), nel 1967.
Queste informazioni storiche fanno crollare l’idea di un “Che” difensore della libertà ed eroe del popolo. In realtà egli, legato ad un’utopia che ovunque si sia affermata ha portato miseria e morte, fu un violento, immorale, antidemocratico, liberticida e intollerante.
In una parola, un comunista.
Come ha giustamente scritto Jay Nordlinger, la mitizzazione di questo brutale assassino è "un'offesa continua alla verità, alla ragione e alla giustizia".
Salo

mercoledì, agosto 01, 2007



FINALMENTE!

Alla fine Sarkozy ce l'ha fatta: ha scardinato le resistenze della Cina e la neutralità interessata della Russia.

E' stata finalmente approvata la risoluzione dell'ONU che invia caschi blu a proteggere la popolazione del Darfur, vittima da anni di violenze feroci da parte del governo centrale del Sudan e dei suoi aguzzini: i musulmani Janjaweed.

Solo gli USA si sono battuti da sempre per l'invio di una missione di pace.

Solo gli USA hanno sempre sfidato il politically correct e detto chiaramente che in Darfur era in atto un genocidio!

Solo gli USA, prima dell'arrivo di Sarkozy, avevano sfidato la Cina.

Già, la maledetta e sporca (di sangue) Cina. La Cina si è sempre opposta alla missione di pace e ha causato così il proseguimento delle violenze e la morte di quasi 400mila persone. Il tutto per interessi economici che gli statunitensi hanno cercato di boicottare perfino a livello accademico (bisogna ricordare che le Università negli USA sono vere e proprie istituzioni): la PetroChina è infatti l'azienda più legata al governo centrale del Sudan, che a sua volta prende armi e munizioni proprio dalla dittatura comunista asiatica. Se a ciò aggiungete il commercio di mig russi...capite bene perchè l'Occidente ha impiegato tutti questi anni a raccogliere il faticoso successo di oggi, avendo contro tutto il resto del mondo...

Un successo comunque parziale, visto che la Cina ha insistito fino all'ultimo per alleviar la gravità della risoluzione e non autorizzare il sequestro di tutte le armi dei Janjaweed. Ma si sa: quando si ha a che fare con gli amici di Diliberto, meglio accontentarsi...

E mentre USA, Inghilterra e (da qualche mese) Sarkozy lavoravano davvero per la pace, i pacifinti tacevano...come hanno taciuto per tutti questi anni di barbarie e violenza...

...perchè si sa: a loro interessa solo strepitare contro le guerre giuste...così da poter infangare gli USA...e tacere sui delitti veri.

Salo